lunedì 24 agosto 2015

Pesticidi e OGM: alle Hawaii picco delle malformazioni alla nascita

Alle Hawaii cresce la preoccupazione per la diffusione delle coltivazioni Ogm e dell'utilizzo massiccio di pesticidi in correlazione ad un vero e proprio picco della comparsa dimalformazioni nei neonati.
Nella località di Waimea si sono verificati almeno nove casi di gravi malformazioni alla nascita in cinque anni, cioè 10 volte tanto il tasso nazionale. L'ultima vicenda ha al centro una malformazione cardiaca che ha portato a sottoporre un neonato ad un intervento d'urgenza.
I sospetti dei medici locali riguardano soprattutto la coltivazione il raccolto di mais geneticamente modificato per resistere ai pesticidi in quattro delle sei isole principali delle Hawaii. Secondo le aziende il mais Ogm coltivato alle Hawaii è fonte di benessere mentre a parere di alcuni medici potrebbe essere correlato a malformazioni alla nascita e ad altre malattie.
Di fronte ad una situazione tanto grave, lo scorso 9 agosto 10 mila persone hanno marciato attraverso il distretto turistico Waikiki di Honolulu per dire stop alla coltivazione di Ogm alle Hawaii e per conoscere la verità sulle aziende che starebbero avvelenando queste isole paradisiache.
A Waimea almeno 200 persone lavorano per le quattro società agro-chimiche che si occupano della coltivazione di mais su 12 mila acri di terreno, affittati per lo più da parte dello Stato. Nella località di Kauai le quattro multinazionali coinvolte - DowBASFSyngenta e DuPont – somministrano pesticidi, fungicidi, insetticidi ed erbicidi in quantità superiori di 17 volte rispetto a quanto avviene nei normali campi coltivati presenti negli Stati Uniti sulla terraferma, secondo unostudio condotto dal Center For Food Safety.
Ciò avviene poiché queste grandi aziende stanno testando la resistenza delle coltivazioni a pesticidi ed erbicidi. Alcune delle sostanze utilizzate altrove sono completamente vietate oppure permesse a dosi limitate per via della loro nocività. Proprio quest'anno l'OMS ha annunciato che l'erbicida glifosato è probabilmente cancerogeno per l'uomo, mentre il paracqua è vietato in Europa.
L'applicazione dei pesticidi avviene con frequenza molto elevata. Quando il vento soffia in direzione dei centri abitati, la popolazione lamenta bruciore agli occhi, mal di testa e vomito. Dai legislatori delle Hawaii non sarebbero mai giunte indicazioni per disciplinare le coltivazioni geneticamente modificate e l'uso di sostanze agro-chimiche nei campi.
Le aziende chimiche dell'Hawaii Crop Improvement Association dichiarano di non aver mai esaminato alcuna fonte credibile di informazioni sanitarie e di statistiche che correlino le coltivazioni Ogm e la comparsa di malformazioni alla nascita.
In realtà un rapporto dell'American Academy of Pediatrics avrebbe già rilevato un'associazione tra pesticidi e comparsa di difetti fisici alla nascita. Ad oggi il 90% del mais Ogm industriale coltivato negli Stati Uniti è stato originariamente sviluppato alle Hawaii, con l'isola di Kauai che ospita l'area più ampia.
Il 10% del mais Ogm Usa viene utilizzato dall'industria alimentare, il 40% viene trasformato in etanolo, il 36% diventa mangime per gli animali e il resto viene esportato. Alle Hawaii il Governo non avrebbe nessuna intenzione di opporre resistenza alle multinazionali dell'agro-chimica, che probabilmente continueranno a guadagnare e ad espandersi a discapito della popolazione locale. http://www.greenbiz.it/food/agricoltura/14157-ogm-hawaii-malformazioni
Marta Albè
Fonte foto: Earth Justice

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