domenica 24 marzo 2013

Tivoli: il dossier shock sulle cave di Travertino nella valle dell’Aniene, probabili danni ambientali


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Di  | 23 marzo 2013

Sospetto di discariche abusive, inquinamento ambientale con forte incidenza di malattie respiratorie sui lavoratori ma anche sulla popolazione: è un dossier shock quello finito nelle mani del sindaco di Guidonia Eligio Rubeis del Pdl, che, dopo aver visto le carte, chiede indagine epidemiologica. Invece il sindaco Gallotti del Comune di Tivoli, stesso partito e maggioranza, non dice nulla nemmeno sul caso Trelleborg Pirelli.
L’inchiesta invece finora l’hanno fatta i giornali. Anche se gli ultimi risvolti meriterebbero un’inchiesta giornalistica da quotidiano nazionale. Finora è il giornale locale del comune di Guidonia “Il Municipale” di Elisabetta Aniballi che ha scoperchiato un vaso di Pandora sigillato da anni.
Tanto per ripercorrere la storia delle cave già una giornalista locale con una inchiesta su Rainews dal titolo “Vite Crepate”, aveva parlato delle cave di Travertino e dei fenomeni di terremoti naturali, meglio chiamati “sinkhole , causati proprio dell’estrazione del travertin , che pompata l’acqua sulfurea dalle cave e rimessa poi con un canale artificiale nel fiume anien , abbassava la falda creando smottamenti e vari danneggiamenti di case circostanti. Se ne era occupato anche Luca Teolato del Fatto Quotidiano , una storia che ormai ci sembra infinita e che oggi grazie a questo dossier arriva ancora una volta a galla.
Una documentazione fotografica ben approfondita è arrivata sulla scrivania del sindaco di Guidonia Eligio Rubeis: risulterebbe che le attività estrattive del travertino , violerebbero leggi in materia di tutela ambientale.
In quasi tutte le imprese estrattive, sembrano esserci presenti discariche abusive , dalle quali si attingerebbe materiale di ogni genere, dalle rocce e terre a quelli di demolizione, per essere poi utilizzato come riempitivo dei vuoti all’interno stesso delle cave, effettuando di fatto con materiali non idonei il ripristino ambientale previsto da un decreto legislativo 152 del 2006.
Nel ricco dossier si ipotizza anche che tutti i rifiuti che non arrivano nelle discariche autorizzate dalla provincia di Roma abbiano trovato spazio nelle cave del bacino di travertino. Sarebbero stati utilizzati di fatto per il ritombamento delle cave dei materiali risultati lavorati. Il sindaco di Guidonia Eligio Rubeis, a differenza del sindaco di Tivoli Sandro Gallotti alle prese con la sua maggioranza rissosa e i ricatti politici dei soliti noti , si è attivato presso le autorità competenti con una certa velocità chiedendo alla Regione Lazio ,al dipartimento ambiente della Provincia di Roma e all’Arpa Lazio di attivare controlli a campione per individuare e sanzionare eventuali infrazioni.
C’è il timore anche di un inquinamento delle falde acquifere che è quella che preoccupa di più il primo cittadino di Guidonia che ha chiesto all’Asl rmg una indagine epidemiologica. Secondo il sindaco l’intenzione è quella di “individuare gli impatti sulla salute pubblica che potrebbero essere legati al deterioramento della qualità dell’aria nell’area delle cave, in particolare tra gli stessi operai esposti per molte ore alla polveri killer prodotte dall’intensa attività estrattiva che si effettua in quei luoghi”. “Questo studio è urgente ed è nostro dovere, dice in una nota, come amministrazione pubblica stabilire quale impatto l’attività estrattiva abbia avuto sulla salute delle maestranze delle cave e, in seguito, su quella della intera popolazione di Villalba e Villanova , è intenzione dell’amministrazione avviare uno studio epidemiologico delle malattie respiratorie che abbiano incidenza sul personale che lavora nel settore estrattivo del travertino”.
L’obiettivo è quello di “fissare una mappatura delle patologie respiratorie e l’incidenza con la quale esse si manifestano in una categoria particolarmente esposta al contatto con rifiuti speciali non pericolosi (utilizzati per i ritombamenti) e con i residui per la produzione di calcestruzzo. Un’ulteriore sorgente massiccia di polveri sottili potrebbe essere rappresentata dal movimento dei mezzi legati alle escavazioni, nonché a quelli utilizzati all’interno del perimetro caveale per il trasporto dei materiali”.
Non c’è dato sapere la posizione del sindaco di Tivoli Sandro Gallotti che a differenza del suo collega Rubeis ,anche di partito , non ha preso nessuna decisione nemmeno sul caso “Trelleborg ex-Pirelli” balzato agli onori della cronaca dopo le denunce dei cittadini di Villa Adriana e le richieste di indagini epidemiologiche di Wwf e Lega Ambiente. Non sappiamo come la pensa il primo cittadino di Tivoli ma questo silenzio non sta facendo bene alla salute della città di Tivoli che nelle cave di travertino affonda la sua storia.

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