sabato 10 novembre 2012

Pontinia e l'arsenico tutti tranquilli se non si informa correttamente

Molti amministratori e politici, lo constatiamo ogni giorno, lo verifichiamo su tanti argomenti e in molte occasioni, sembrano amministrare o ci vogliono far credere di farlo, a loro insaputa. Senza conoscere le norme in materia di rifiuti, risparmio energetico, posti di lavoro, opportunità per il territorio, risparmi amministrativi, produzione di energia, danni e indagini sulla salute, gestione del ciclo dell'acqua, viabilità e pericolosità, sicurezza delle infrastrutture, bandi pubblici e potremmo continuare. La gestione dell'acqua è un caso esemplare anche perchè Acqualatina è il primo grande esempio a livello italiano ripreso poi anche in altri parti d'Europa e nel mondo. Chiunque può verificarne la "cortesia" negli uffici come mi è capitato più volte assistendo amici, parenti o semplicemente persone anziane che osservavo che venivano presi in giro e ovviamente costretti a pagare somme non dovute. Il costo dell'acqua a Pontinia è aumentato di circa il 120%. Per conoscere la qualità del servizio non servono studi, ogni settimana a Pontinia (da un paio di mesi) ci sono problemi di interruzione o riduzione del flusso idrico. Gli anni scorsi c'è stata erogazione di acqua "colorata" o di pessimo odore. Tutte cose che possono capitare, come incidenti o errori. Anche la presenza di arsenico nell'acqua può subire mutazioni. La dottoressa Rocchi (Asl) ai microfoni del TGR e del notiziario regionale di Radio 1 dichiarava, in piena emergenza arsenico, che la percentuale di arsenico dal rubinetto può avere variazioni anche giornaliere. A Pontinia fino al 2009 venivano effettuate analisi in misura inferiore al minimo di legge. Infatti andando all'apposito sito di informazione http://www.ausl.latina.it/componenti/actions.php?action=view&Id=723&fs=docazi per il comune di Pontinia si nota una sola analisi per il 2007. Invece sono scomparse (guarda caso) quelle del 2008 e del 2009 (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2010/12/acqua-e-arsenico-aggiornamento-8.html). A novembre 2010 non ne veniva riportata nessuna (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2010/12/acqua-e-arsenico-aggiornamento-8.html) adesso noterete che qualche manina benevola ne ha aggiunte qualcuna anche se non in esatto ordine cronologico. Anzi addirittura hanno modificato i dati sul rilievo del 1/12/2010 (quelli risultanti oggi non corrispondono a quelli indicati nel dicembre 2010 vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2010/12/perche-doppie-analisi-sullarsenico.html). La risposta ufficiale per lettera alla mia richiesta scritta certificava situazioni diverse (risponde l'ArpaLazio http://pontiniaecologia.blogspot.it/2010/11/arsenico-nellacqua-risponde-larpa.html). In seguito alle mie richieste (inviate anche all'assessorato alla sanità comune di Pontinia che si è sempre guardato dal rispondere ignorando le mie richieste dimostrandone la trasparenza) il sito della Asl pubblica per un certo periodo i dati. Poi nel 2012 spariscono nuovamente i dati sull'arsenico (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/05/i-verdi-spariti-i-dati-dellarsenico.html) che tornano dopo ripetute richieste mie e del consigliere regionale dei verdi Angelo Bonelli a maggio 2012. Se una persona normale facesse l'amministratore e se avesse la delega alla salute si chiederebbe quali sono i dati sull'arsenico dell'acqua senza aspettare che un cittadino lo interroghi. Sopratutto se questi dati non sono nemmeno pubblici. Poi sempre se ci fosse un amministratore responsabile si chiederebbe come mai i dati non vengono trasmessi immediatamente al comune che ha l'obbligo di emanare ordinanze o di intervenire quando i dati non sono conformi oppure se raggiungono il limite di 10 microgrammi per litro (vedere http://www.asl.latina.it/componenti/actions.php?action=view&Id=757&fs=docazi). E se fosse un amministratore che ha questi obblighi e gli esami o non gli vengono comunicati o gli arrivano in ritardo (magari quando la situazione dell'arsenico è modificata) come fa ad intervenire per tutelare la salute pubblica? E dal 14 maggio (ultimo esame) cosa è successo, come è cambiato il dato dell'arsenico visto che tendeva ad aumentare? per quale motivo non è stata monitorata la situazione di rischio? e sopratutto perchè non si danno le informazioni ai cittadini? o quando si danno sono false e non tutelano la salute dei cittadini (vedere manifesto falso della Asl tra l'altro concordato con l'oste cioè con l'Ato4 del 2010 oggetto di denuncia in Procura che ha originato le indagini delle Procure di Viterbo e Latina)? Può anche essere che non ci sia pericolo per la salute, anzi ce lo auguriamo vivamente, in particolare per i nostri figli che prendono l'acqua dai rubinetti delle scuole però ammetterete che dopo i falsi, le modifiche artefatte ai dati pubblici sopra evidenziate, il silenzio sui dati, le clamorose smentite, le indagini epidemiologiche con l'esplosione dei tumori per l'assunzione di acqua all'arsenico in provincia di Latina qualche timore sia giustificato. Anche a L'Aquila dicevano di stare tranquilli che il terremoto non ci sarebbe stato. Forse se non avessero dato questa falsa informazione 309 persone potevano essere ancora in vita. E non vorremmo che succeda come per la discarica e le denunce di Borgo Montello dove per 30 anni dicevano di stare tranquilli adesso si scopre che è tutto inquinato e in tribunale si litiga su quale ditta ha inquinato (ammesso da tutti imputati compresi) dove oggi tutti ammettono il pericolo per la salute. Come è successo per l'Ilva a Taranto. Giorgio Libralato

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