sabato 10 novembre 2012

Latina agricoltura: se la mafia si prende le aziende

«E’ l’assalto finale della criminalità all’economia locale». I timori e le contromisure Se la mafia si prende le aziende In centinaia davanti al Tribunale, l’ultima protesta dei Cobas dell’ag r i c o l t u ra Numerosi agricoltori pontini chiedono indagini Il Cra: «Un fenomeno sotto gli occhi di tutti, in sofferenza tante delle 1800 aziende agricole della nostra provincia» IN centinaia davanti al Tribunale di Latina per difendere il territorio dalle infiltrazioni mafiose. Il Cra pontino, insieme al movimento «Dignità Sociale», le associazioni «I cittadini contro le mafie e la corruzione» e «Antonino Caponnetto» hanno dato vita ieri ad un sit-in pacifico a piazza Buozzi per lanciare l'allarme contro quello che definiscono «l'assalto finale della criminalità all'economia locale». Una mobilitazione che ha unito per la prima volta, senza la collaborazione di partiti e sindacati, le organizzazioni presenti sul territorio con le principali associazioni anti-mafia nazionali e che parte dal capoluogo proprio per la sua posizione «strategica» rispetto alla capitale. Due i punti chiave al centro della manifestazione davanti al Palazzo di Giustizia: la richiesta formale alle istituzioni locali e centrali di alzare il livello di controllo sulle aste e sui gruppi che stanno rilevando molte delle aziende agricole finite in crisi e la denuncia formale dei casi già accertati e attualmente al vaglio della magistratura. E per farlo hanno presentato ieri un documento che sarà inoltrato a tutte le massime cariche pubbliche provinciali e nazionali, dai sindaci, al presidente della Provincia e del Tribunale e i Prefetti di Latina e Roma, fino al presidente del Consiglio, Mario Monti e al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Stiamo assistendo da tempo ad una crisi gravissima causata da una classe politica che ci ha portato al disastro - ha dichiarato ieri senza mezzi termini il leader dei Cra (Comitati agricoli riuniti), Danilo Calvani - Le nostre aziende, anche le nostre stesse case, vengono regolarmente messe all'asta con procedimenti che stanno aumentando in maniera impressionante, e stanno finendo ogni giorno di più in mano alla criminalità o rga n i z z a t a » . Proprio per questo motivo, nel testo reso pubblico ieri, i numerosi agricoltori pontini che hanno manifestato, chiedono con urgenza indagini rigorose e accertamenti patrimoniali per verificare se dietro le persone che hanno già acquistato, o stanno per farlo, aziende agricole finite all’asta, ci siano o meno organizzazioni criminali o individui ad esse riconducibili, anche in maniera indiretta. «L'iniziativa vuole essere una risposta ad un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti e che vede in sofferenza tante delle 1800 aziende agricole della nostra provincia - ha spiegato Antonio Turri dell’as - sociazione «Cittadini contro le mafie» - E la nostra è una richiesta di intervento urgente rivolta a forze dell'ordine, magistratura e alla parte sana della politica perché non vogliamo che si verifichi quello che si è già verificato, ovvero che interi settori dell'economia pontna, come quello immobiliare e commerciale, finiscano nelle mani delle organizzazioni criminali». Lucia Guarano http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0befc3/pag07latina.pdf

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