domenica 6 marzo 2011

acqua, nucleare, rifiuti, scuola, costituzione: le proteste

Forse dopo l'Egitto, la Tunisia e la Libia le forti proteste arrivano
in Italia. Anzi Gheddafi chiede come mai si dovrebbe dimettere visto
che non lo fa il suo amico che riceve continue proteste e
contestazioni (lui ne cita 31), dopo scandali ripetuti che sono sui
carri di carnevale di tutto il mondo e lo zimbello internazionale,
dopo le continue inchieste e richieste di processo.
Sabato comunque, dopo la manifestazione dell'8 marzo che per l'Italia
assume un altro significato, visto il disprezzo di genere (dopo
quello sulla scuola pubblica, per esempio) espresso da chi continua a
delirare di toghe rosse e comunisti.

DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE E LA SCUOLA PUBBLICA
SABATO 12 MARZO 2011 - ORE 14 - PIAZZA DELLA REPUBBLICA ROMA
Il Presidente del Consiglio dei Ministri del nostro Paese dice che gli
insegnanti della Scuola Pubblica inculcano valori diversi da quelli
della famiglia.
E' vero. La scuola educa, cioè conduce l'allievo fuori dalle
limitazioni del particolare per giungere all''universale.
Il microcosmo familiare è una caverna platonica, la scuola ti lancia
per il mare aperto della conoscenza dove la tua piccola e
insignificante visione del mondo naviga (su navi condotte da
insegnanti/timonieri) tra gli spazi sconfinati del diritto, della
matematica e delle scienze fisiche, della storia, delle lettere, del
pensiero politico e filosofico, delle arti belle.
Lui voleva dire questo, ma tutti i docenti fannulloni della Scuola
Pubblica ancora una volta lo hanno frainteso !!!!!

Vi allego, con un file PDF che vi esorto assolutamente a leggere, il
discorso che Piero Calamandrei (uno dei Padri costituzionalisti) tenne
a Roma 11 febbraio 1950 al Congresso dell'Associazione a difesa della
scuola nazionale: è DRAMMATICAMENTE ATTUALE.
PARTECIPIAMO: SE NON ORA QUANDO !


Nando Bonessio Presidente Verdi Lazio per la Costituente Ecologista.

12 Marzo 2011 - Giornata di MOBILITAZIONE nazionale BARI


ACQUA PUBBLICA SI VOTA

SI per votare la legge per la ripubblicizzazione dell’acquedotto pugliese

SI per sostenere i 2 referendum sull’acqua bene comune

SI per fermare il nucleare

PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI
per bloccare gli inceneritori, le discariche inquinanti e lo scempio
del territorio
per arrestare la privatizzazione dell’istruzione pubblica e dei saperi

appello, sottoscrizione, locandina sul sito nazionale

http://www.facebook.com/search.php#!/event.php?eid=203870762957176 su facebook

In Italia, e in Europa, negli ultimi 15 anni le politiche liberiste
dei governi che si sono susseguiti, indipendentemente dal loro colore,
hanno portato a una vera e propria privatizzazione dei beni comuni e
dei servizi pubblici, acqua compresa. L’ultima fase, in senso
cronologico, di questo processo è rappresentata dall’art. 15 del
Decreto Ronchi convertito in Legge, che sancisce l’obbligo della messa
a gara della gestione dei servizi pubblici locali, ivi compreso
l’acqua, e di cessione ai privati di almeno il 40% delle azioni
detenute dagli Enti locali. I referendum, promossi dal Forum Italiano
dei Movimenti per l’Acqua e da un'ampia coalizione sociale costituita
da forze culturali e sociali riunitesi nel "Comitato Referendario 2 Sì
per l'Acqua Bene Comune”, costituiscono lo strumento costituzionale di
cui disponiamo per fermare la loro privatizzazione, abrogando la legge
Ronchi e l’art. 154 del DLgs 152/2006 (limitatamente alla parte
relativa all'adeguata remunerazione del capitale investito). Dopo
l’abrogazione di tali articoli si potrà avviare un percorso che porti
all’effettiva ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali e del
servizio idrico integrato e si potrà eliminare la possibilità di fare
profitto sull’acqua.



In Puglia, l’acquedotto è una Società per Azioni e, pertanto, pur
essendo a totale capitale pubblico (la Regione Puglia detiene il 100%
delle azioni), gestito secondo il diritto privato. Il pericolo che
incombe sull’AQP è quello che una parte delle azioni venga venduta ai
privati. Rischio che si è corso il 25 febbraio 2009, quando in
consiglio regionale, il Partito Democratico, attraverso il suo
capogruppo in Consiglio, presentò una mozione per vendere una parte
delle azioni ai privati. Per fortuna, tale mozione venne ritirata
grazie alla forte e costante mobilitazione dei Movimenti per l’acqua
e, più in generale, della cittadinanza.



Nel giugno del 2009, dopo due anni di silenzio del Governo alle
richieste di incontro, il Comitato Pugliese “Acqua Bene Comune”, il
Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e la Regione Puglia
avviarono, attraverso la nascita di un tavolo tecnico, l’iter che ha
portato all’elaborazione, nel dicembre 2009, del disegno di legge
(DDL) per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese. Il
Presidente della Regione e l’Assessore Amati si impegnarono a portare
il DDL in Consiglio prima della fine del primo mandato della Giunta
Vendola, cosa che però non avvenne. In compenso, Nichi Vendola costruì
la campagna elettorale per la sua rielezione alla presidenza della
Regione proprio sul tema “acqua pubblica”, impegnandosi a nome della
sua coalizione a trasformare il DDL in Legge entro i primi 100 giorni
del suo nuovo Governo. Nichi Vendola e la sua coalizione sono stati
rieletti a marzo del 2010 e oggi, a oltre un anno da quel giorno, il
ddl per ripubblicizzare l’Aqp giace ancora nelle commissioni
competenti. E, purtroppo, non è tutto: la maggioranza ha, infatti,
partorito degli emendamenti che, se approvati, stravolgerebbero il ddl
originario, mettendo a rischio soprattutto la trasparenza, il
principio di partecipazione nella gestione degli enti locali, e il
quantitativo minimo vitale di acqua garantito ad ogni cittadino.

Approvare il disegno di legge che sancisce la ripubblicizzazione
dell’AQP, prima dello svolgimento dei referendum, che si terrà entro
il 12 Giugno, costituisce un atto di grande rilevanza politica e di
rispetto dell’impegno assunto dal Governo. Sancirebbe, infatti, la
volontà della Regione Puglia di rivendicare l’autonomia ad assumersi
la responsabilità in tema di gestione pubblica del servizi idrico
rispetto agli obblighi imposti dalla vigente legislazione.

L’acqua, tuttavia, è solo la punta dell’iceberg della privatizzazione
dei beni comuni promossa dalle politiche liberiste degli ultimi
decenni che hanno prodotto l’impoverimento di larga parte delle
popolazioni e dei territori, arricchendo solo piccoli gruppi
finanziari con una drastica riduzione dei diritti conquistati,
determinando l’attuale e drammatica crisi economica, sociale,
ecologica e di democrazia. All’interno di questo quadro generale si
inserisce anche il processo di privatizzazione dell’Istruzione
Pubblica, di “autonomizzazione” dei vari Atenei e Istituti scolastici,
promosso dai vari governi di centro-sinistra e centro-destra
susseguitisi negli ultimi vent’anni, i quali stanno dando sempre più
spazio alle scuole e università private. La logica privatizzatrice è
la stessa.



Sabato 12 marzo – h 9.30

Piazza Umberto, scendiamo in piazza:

* affinché il DDL sulla ripubblicizzazione dell’acquedotto
pugliese (nella sua versione originaria e senza emendamenti) diventi
Legge regionale a tutti gli effetti;


* per ribadire la nostra contrarietà alle politiche di
privatizzazione dell’istruzione pubblica, dei saperi e della
conoscenza;


* per dire NO al nucleare, agli inceneritori, alle discariche e
agli impianti industriali inquinanti;


* per avviare un percorso comune per la riappropriazione sociale
di tutti i beni comuni;


* per la realizzazione di un modello di gestione trasparente,
pubblico e partecipativo attraverso politiche autoorganizzate e dal
basso, di tutti i beni comuni.


* contro lo smantellamento dei diritti dei lavoratori e
lavoratrici, per una piena occupazione fuori dalla logica
“sviluppista” in un contesto di produzioni socialmente ed
ecologicamente compatibili.


Insieme al mondo dell’istruzione e della formazione, con tutti i
comitati e gruppi territoriali che si battono per la salvaguardia
dell’ambiente, INVITIAMO tutte e tutti affinché esprimano la loro
voce.


UN’ALTRA SOCIETA’ E’ POSSIBILE.

QUI ED ORA!



Promuovono:

Comitato pugliese “Acqua Bene Comune” - Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Studenti per l’Acqua


Per comunicare la propria partecipazione e sostegno, inviare un’email
a: segreteriareferendumacqua@gmail.com

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