mercoledì 11 febbraio 2009

A proposito di progetti

A proposito di progetti
Quando si desidera costruire un fabbricato, di solito si chiede all’ufficio urbanistico del comune interessato un certificato di destinazione urbanistica dove vengono riportate i limiti e le possibilità.
Ma il rilascio di questo certificato non significa certo che possono iniziare i lavori, semplicemente che va presentato il progetto che rispetti i vari parametri.
Se anche poi il progetto di massima viene approvato vengono richiesti una serie di documenti, nulla osta, pareri, oltre alla progettazione esecutiva per iniziare i lavori, quindi non si possono ancora iniziare i lavori.
Nel caso poi la proprietà richieda finanziamenti o mutui e li ottenga anche se non ha ancora avuto l’approvazione del progetto lo fa a suo richiesto e pericolo.
Non può certo chiedere i danni se tale progetto, esaminato in conformità alla normativa, nei tempi di legge non viene autorizzato perché mancano uno dei pareri richiesti o se tale parere è negativo.
Poi se si presenta un progetto e questo viene sospeso in attesa che vengano corretti i dati progettuali perché questi sono sbagliati, oppure non sono attuali o esplicativi, con lettera scritta, se tali dati non vengono corretti in base alla nota all’esame, si può pretendere che venga rilasciata lo stesso l’autorizzazione?
E se questa progettazione non è stata aggiornata è colpo della proprietà che ha richiesto l’approvazione e commissionato il progetto, non aggiornato, oppure è colpa dell’ente?
Sulla costruzione magari ci avrebbero potuto lavorare 6 persone per un anno che invece non avranno questa opportunità. Per causa del comune che bocciato un progetto che non aveva i requisiti o del progettista?
Capita anche che ci siano persone, associazioni, comitati che ritengano giusto rispettare la normativa di carattere ambientale a salvaguardia della tutela della salute pubblica e individuale, così come previsto dalla Costituzione e dalle leggi applicative.
Tra queste persone, associazioni, comitati capita che ci sia chi vuole proteggere la salute pubblica perché il progetto non rispetta i requisiti di legge, perché può essere una minaccia per la salute pubblica, perché potrebbe aggravare le condizioni di salute di persone malate o gravi o semplicemente perché il progetto confina con la sua proprietà o sta nello stesso quartiere, località, comune, provincia.
Succede anche che i direttori di una testata (quotidiano o emittente) sia favorevole a qualsiasi progetto, indipendentemente se è più o meno inquinante, tranne quelli che confinano con la sua proprietà.
Se 30 posti di lavoro fissi possono risolvere la crisi dell’intera provincia di Latina che perde migliaia di posti di lavoro l’anno, perché non fare, per esempio, come fa la Germania che con il ricorso alle energie nature e rinnovabili (quelle vere) producono 50/60 mila nuovi posti lavoro l’anno? Con un semplice rapporto avremmo quasi mille posti di lavoro in provincia di Latina.
Sono scemi i tedeschi o noi?
Cosa pensare inoltre di tutte quelle realtà italiane (oltre che straniere) che dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani ricavano economia e posti di lavoro?
Se la provincia di Latina puntasse sulla raccolta differenziata, quella vera, potremmo avere anche qui oltre 1000 nuovi posti di lavoro, solo per la differenziata.
Senza contare le attività collegate.
Siamo furbi noi a rimanere indietro come la coda del cane, a puntare agli inceneritori (diossina e tumori) oppure quelli che ricavano migliaia di posti di lavoro?
Ah dimenticavo, 30 posti di lavoro risolveranno qualsiasi problema in questo senso, 30 sono più di migliaia.
Poniamo il caso che un abitante di Latina decida di trasferirsi a Milano, si compra un terreno presenta un progetto e, se non glielo approvano perché non risponde ai parametri urbanistici, viene bocciato e lui fa causa al comune.
Cosa direbbero i milanesi nordisti? Direbbero viene da centinaia di km e appena arriva già fa causa.
Cosa farà se lo facciamo costruire ai vicini e confinanti? Continuerà con le denunce o farà peggio?
Loro i milanesi e nordisti, si sa sono tolleranti, applicano la carità e la solidarietà.
Pontinia 11 febbraio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

6 commenti:

Anonimo ha detto...

è assurdo

giorgio libralato ha detto...

sembra anche a me. Prima o poi qualcuno che dice all'imperatore bisogna trovarlo, ammesso che ci sia un'anima innocente. Questi vengono da Milano e pretendono di colonizzarci, imporci le loro regole e i loro guadagni.

Anonimo ha detto...

Che aspettiamo, raccolti nella piazza?

Oggi arrivano i barbari.

Perché mai tanta inerzia no Senato?
E perché i senatori siedono e non fan leggi?

Oggi arrivano i barbari.
Che leggi devon fare i senatori?
Quando verranno le faranno i barbari.

Perché l’imperatore s’è levato
così per tempo e sta, solenne, in trono,
alla porta maggiore, incoronato?

Oggi arrivano i barbari!!!

Kavafis

Anonimo ha detto...

A proposito della casta...

Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione.
Alcide De Gasperi

e di conseguenza.....

Abbiamo riposto in loro le nostre speranze per un futuro migliore, li abbiamo votati per amministrare la nazione il nostro territorio l’economia la cultura la nostra vita ci hanno traditi nel peggiore dei modi, l’inganno la menzogna la truffa è il nuovo ordine costituito e diffuso tra i partiti e di chi li compone, individui disposti a tutto per rimanere al comando o per arrivarci anche formando orde di barbari per ottenere il potere, ingestibili uomini, impossibili compromessi, inattuabili programmi elettorali ma con un solo obiettivo raggruppare voti e consensi popolari per razziare la ricchezza comune, non uno di questi balordi esseri è in grado di mostrare un cenno d’umiltà intellettuale, ne un barlume di autocritica ne di coscienza, ignoranti che non hanno una giusta valutazione delle proprie doti, delle proprie capacità di intendere, di conoscere, di rendersi conto di qualcosa, del giudizio etico, sensibilità morale, neppure quell’avvertimento interiore che porta l’uomo ad approvare o a disapprovare le proprie azioni, secondo il concetto che ha del bene e del male, ne in grado di capire una circostanza nella quale si impone una scelta morale, stolti uomini che subdolamente s’ingraziano il popolo tra cene e sorrisi ipocriti truffandone la buona fede per poi con protervia dilapidare tutto, dalle ricchezze economiche alle risorse naturali, sociali perfino quelle umane ed intellettuali premiando altri esseri come loro stolti individui prezzolati disposti a pagare per farsi corrompere affiancando così la barbarie di chi ottiene il potere.

Luigi Rete Cittadina Pontinia

Anonimo ha detto...

Sembra di moda spararla grossa sui posti di lavoro: 300, 500, 1000, 5000. Come ad esempio sui posti di lavoro del futuro centro commerciale all'ex mira lanza. Mi sembra di essere tornato ai tempi di Berlusconi e del suo milione di posti di lavoro! Ma c'è ancora chi ci crede?
pc

giorgio libralato ha detto...

siamo nel Paese dove si può dire e il suo contrario senza pudore, ritegno, vergogna e responsabilità, salvo poi smentire perchè si è stati fraintesi. Siamo nel Bel Paese per chi, in questo modo, può fare il bello e il cattivo tempo, dove le pecore belano oppure pascolano nel prato delle biomasse.