tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/12/08/bruxelles-patto-tra-big-oil-e-la-destra-ecco-la-lobby-che-sta-affondando-il-green-deal/8220086/
dall'articolo di Cedric Vallet: “Dividere per conquistare”: per mesi, la società statunitense di consulenza in affari pubblici Teneo ha applicato con metodo questo principio, prendendo di mira la direttiva europea sul dovere di vigilanza. L’obiettivo: svuotare il testo della sua sostanza o quantomeno indebolirlo in modo significativo. Diverse multinazionali americane, tra cui ExxonMobil, Chevron, Dow Chemical, Koch Industries, e la francese TotalEnergies hanno fatto ricorso ai servizi di questo colosso della consulenza per tentare di influenzare le istituzioni europee. È tramite l’Ong olandese Somo che Mediapart ha potuto consultare circa 170 pagine di documenti interni di Teneo. Vi emergono i dettagli dell’offensiva coordinata e su vasta scala di queste multinazionali – riunite in un’alleanza denominata “Tavola rotonda per la competitività” – contro il testo emblematico del Green Deal europeo, che punta a spingere le grandi imprese a riparare gli impatti negativi delle loro attività sull’ambiente e sui diritti umani, lungo l’intera catena di produzione. La revisione della direttiva sul dovere di vigilanza è al centro di forti tensioni da quando, il 25 febbraio scorso, la Commissione europea ha proposto di ridimensionarne l’ambizione tramite una cosiddetta “legge di semplificazione”. Le grandi multinazionali e le lobby industriali hanno colto l’occasione per ingaggiare una battaglia contro il testo, diventato, ai loro occhi, uno spauracchio. La strategia aggressiva di Teneo, che punta sull’“alleanza delle destre”, induce David Ollivier de Leth, dell’Ong Somo, ad affermare che queste imprese “in larga parte statunitensi hanno preso in ostaggio il processo legislativo europeo".

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