mercoledì 20 settembre 2023

dalla parte delle donne, dalla parte dell'umanità. A parole nostre. 1943, la Liberazione di Napoli: il coraggio di Cenzina e delle altre donne sulle barricate.Carla Lonzi e l’autocoscienza: allora come oggi, continuiamo a sputare su Hegel

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/a-parole-nostre-del-20-settembre-2023/

Quante volte abbiamo detto o abbiamo sentito dire “Quella c’ha proprio le palle” per indicare che la donna in questione ha un coraggio e una determinazione fuori dall’ordinario? Abbiamo mai riflettuto sul fatto che, al contrario, i testicoli rappresentano una delle parti maschili più deboli? E allora perché usiamo espressioni come questa? Se lo chiedono, e argomentano magistralmente le risposte in un volume appena pubblicato, Laura Nacci e Marta Pettolino Valfrè. Le due linguiste analizzano 25 modi di dire che, scrivono, ci hanno incasinato la vita, perché ci incastrano (uomini e donne) dentro stereotipi condizionanti. Per esempio, appunto, quello del coraggio: attribuire a una persona un organo sessuale e per di più di genere crea una gabbia dalla quale è difficile uscire.

Alessia Dulbecco, pedagogista e formatrice, specializzata in violenza di genere, si spinge forse addirittura oltre: ci spiega perché il Si è sempre fatto così – che dà il titolo al suo saggio – ha contribuito a creare i violenti. Rifacendosi al lavoro di Elena Gianini Belotti e a quello di Carla Ravaioli, l’autrice offre spunti per una pedagogia di genere che dia a tutti la possibilità di svilupparsi in maniera autonoma, indipendentemente dal sesso biologico. Ce lo racconta Nicola Dammacco.

A proposito di controllo sul corpo delle donne, Elisabetta Ambrosi si occupa del lavoro della scienziata Laura Tripaldi, che passa in rassegna la tecnologia che solo in apparenza avrebbe reso la vita femminile più semplice. In un’opera destinata a far discutere, Tripaldi vede l’altro lato di pillola contraccettiva, speculum ginecologico, ecografie.

In qualunque modo la si veda, è necessario continuare a perseguire il percorso di autocoscienza che Carla Lonzi ci ha insegnato. Torna in libreria il suo Sputiamo su Hegel e forse mai come in questo periodo è fondamentale rileggerlo. Per noi l’ha fatto Giuseppe Cesaro.

Per la pagina letteraria, infine, ospitiamo il racconto della scrittrice Vincenza Alfano a proposito di sua nonna Cenzina che, insieme a tante altre donne, combattè per liberare Napoli durante le Quattro giornate del 1943. Donne “senza le palle”, ma ugualmente di grande coraggio…

Buona lettura.

A cura di Silvia D’Onghia

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Il saggio

Donne con le palle: quando un modo di dire rovina l’esistenza (anche degli uomini)

Laura Nacci e Marta Pettolino Valfrè analizzano 25 frasi fatte con cui cresciamo e che ci condizionano la vita alimentando i cliché. Ma le due autrici offrono anche molte soluzioni linguistiche alternative

di Laura Nacci e Marta Pettolino Valfrè

Spunti per una pedagogia di genere

Blu e rosa, perché il “Si è sempre fatto così” ha contribuito a creare i violenti

Alessia Dulbecco analizza l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta, con tutti i paradigmi sociali che diventano stigma (soprattutto per le donne). E demolisce una cultura fatta di tracciati binari

di Nicola Dammacco

Controcorrente

Altro che emancipazione, così la tecnologia controlla il corpo delle donne

La scienziata Laura Tripaldi analizza i lati nascosti di alcuni “strumenti” medici di genere, che solo in apparenza avrebbero reso la vita più semplice, dalla pillola contraccettiva all'ecografia

di Elisabetta Ambrosi

Testi di lotta

Carla Lonzi e l’autocoscienza: allora come oggi, continuiamo a sputare su Hegel

Torna in libreria il pensiero di una donna libera, rigorosa, che all'inizio degli anni Settanta aveva provato sdegno per essersi accorta “che la cultura maschile in ogni suo aspetto aveva teorizzato l'inferiorità della donna”

di Giuseppe Cesaro

Il contributo

1943, la Liberazione di Napoli: il coraggio di Cenzina e delle altre donne sulle barricate

Vincenza Alfano ha pubblicato un romanzo sulle Quattro giornate durante le quali i nazisti furono cacciati. In quell'insurrezione c'era anche sua nonna

di Vincenza Alfano

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