tratto da https://www.greenpeace.org/italy/comunicato-stampa/18487/mare-caldo-gli-effetti-della-crisi-climatica-sui-fondali-italiani-i-nuovi-risultati-del-monitoraggio-di-greenpeace-e-distav-a-milazzo/
La mitigazione e la corretta gestione delle attività umane (pesca, turismo, urbanizzazione, sviluppo costiero) che possono avere un impatto locale, anche grazie all’istituzione di aree marine protette, sono le migliori strategie per aumentare la resilienza degli ecosistemi marini. Ma questi interventi devono essere accompagnati da politiche climatiche ed energetiche in grado di abbattere velocemente le emissioni di gas serra, perché anche le aree protette subiscono gli effetti della crisi climatica.
Leggi QUI il rapporto completo.
Scarica QUI il video.
*Credits Francesco Turano/Greenpeace
“Mare caldo”, gli effetti della crisi climatica sui fondali italiani: i nuovi risultati del monitoraggio di Greenpeace e DISTAV a Milazzo
Un numero sempre maggiore di specie termofile e segni evidenti ed estesi di necrosi emergono dai nuovi monitoraggi nell'AMP Capo Milazzo

Nessun commento:
Posta un commento