tratto da https://www.arpalazio.it/servizi/faq
L’ARPA Lazio si occupa di radioattività ambientale?
La Regione Lazio esegue il monitoraggio della radioattività ambientale avvalendosi dell’ARPA Lazio. Il programma di monitoraggio della radioattività ambientale, è stato definito e approvato dalla Regione Lazio con la D.G.R. n.141 del 25/03/2014.
Cos’è il radon?
Il Radon è un gas di origine naturale, incolore, inodore e insapore, prodotto dal decadimento radioattivo dell'uranio presente nel suolo e nelle rocce. È presente praticamente ovunque, ma in determinate condizioni, come in luoghi chiusi (case, scuole e ambienti di lavoro), può raggiungere concentrazioni elevate e dannose per la salute umana. Sulla base delle evidenze scientifiche sono stati fissati alcuni livelli di riferimento per abitazioni e luoghi di lavoro, al di sotto dei quali si ritiene il rischio accettabile.
Che rischi per la salute comporta il Radon?
Il Radon è classificato tra le sostanze cancerogene e, secondo studi dell'Organizzazione mondiale della Sanità - OMS, rappresenta la seconda causa al mondo di tumore polmonare dopo il fumo. Si stima che in Europa il Radon sia all'origine del 2% dei decessi per tumore.
Quali sono i limiti previsti dalla normativa per il Radon?
Il D.lgs. 101/2020, in vigore da agosto 2020, prevede nuovi limiti, più restrittivi rispetto alla normativa precedente:
- 200 Bq/m3 nelle abitazioni costruite dopo il 31/12/2024
- 300 Bq/m3 nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni preesistenti
Il Becquerel per metro cubo — Bq/m3 — è la grandezza di riferimento utilizzata per valutare l'attività del Radon e rappresenta il numero di decadimenti nucleari che hanno luogo ogni secondo in un metro cubo d'aria.
Com’è la situazione del Radon nella Regione Lazio?
L'ARPA ha realizzato diverse campagne di misura per lo studio delle aree del Lazio:
- 2003-2007 campagna sulle province di Roma e Viterbo
- 2008-2011 campagna sulle province di Latina, Frosinone e Rieti
Maggiori informazioni sono disponibili nelle pagine dedicate al Radon sul sito: Monitoraggio del Radon nel Lazio
Come posso chiedere un monitoraggio del Radon nella mia abitazione?
Si può chiedere la misurazione inviando una richiesta formale inviata a ARPA Lazio, Dipartimento Stato dell'Ambiente, Servizio qualità dell'aria e monitoraggio ambientale degli agenti fisici. La richiesta può essere inviata via PEC a direzione.centrale@arpalazio.legalmailpa.it oppure con raccomandata ordinaria inviata alla Direzione generale dell'Agenzia o alla sede operativa competente sul territorio (gli indirizzi delle sedi operative sono qui: Contatti).
Come funziona il monitoraggio del radon in un’abitazione e quanto costa?
La misura viene effettuata tramite dosimetri a traccia CR-39, posizionati in uno o più locali dell'abitazione. I dosimetri vengono sostituiti dopo sei mesi e il monitoraggio dura complessivamente un anno. Per avere informazioni sui costi, è possibile presentare una richiesta di preventivo a ARPA Lazio, Dipartimento Stato dell'Ambiente, Servizio qualità dell'aria e monitoraggio ambientale degli agenti fisici. La richiesta può essere inviata via PEC a direzione.centrale@arpalazio.legalmailpa.it oppure con raccomandata ordinaria inviata alla Direzione generale dell'Agenzia o alla sede operativa competente sul territorio (gli indirizzi delle sedi operative sono qui: http://www.arpalazio.gov.it/amministrazione/organizzazione/contatti.htm).
L’ARPA Lazio controlla la radioattività nelle acque?
L’ARPA Lazio esegue il monitoraggio della radioattività nelle acque destinate al consumo umano e, in base a quanto stabilito dal D.Lgs 28/2016, mette in atto il piano di caratterizzazione regionale. Lo scopo di questo monitoraggio è quello di controllare lo stato delle acque ed evidenziarne eventuali criticità. Le analisi vengono effettuate presso il laboratorio di radioattività dell'ARPA Lazio di Viterbo che è accreditato UNI CEI EN ISO/IEC 17025 per le prove in spettrometria gamma e in scintillazione liquida sulle acque potabili come richiesto dalla normativa vigente.
Quali sono i limiti previsti dalla normativa per la radioattività nelle acque?
La normativa stabilisce i seguenti limiti:
Concentrazione attività di Radon 100 Bq/l
Concentrazione attività di Trizio 100 Bq/l
Dose Indicativa (DI) 0,10 mSv
La DI dipende dalla quantità di radiazione assorbita dal corpo umano a causa dell’ingestione delle sostanze radioattive contenute nell’acqua. Questo valore non viene misurato direttamente ma viene stimato dalla misura di tutti gli isotopi radioattivi presenti nel campione, con l’esclusione del contributo del Potassio-40, del Trizio, del Radon e dei suoi prodotti di decadimento.
L’ARPA Lazio tiene sotto controllo le ex centrali nucleari del Lazio?
Sì, in base al programma di monitoraggio regionale (D.G.R. n.141 del 25/03/2014), l’ARPA Lazio effettua il monitoraggio delle aree intorno alle ex centrali nucleari di Borgo Sabotino e Garigliano, secondo un piano che è sintetizzato nella tabella presente su questa pagina: http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/radioattivita/nucleare.htm
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