"Riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 e neutralità climatica al 2050: sono gli obiettivi fissati dall’Unione europea per rispondere all’emergenza del riscaldamento delle temperature e stimolare l’industria green. Nelle ultime settimane le aperture – poi in parte ritrattate – del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani al nucleare di quarta generazione hanno riacceso il dibattito su un eventuale ruolo dell’atomo nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Il punto è che – come ha dovuto poi chiarire il ministro – le nuove tecnologie di fissione “non sono mature” e se ne saprà di più “tra 10-15 anni”. E lo stesso vale per la tecnologia della fusione termonucleare: quella che, con un processo simile a quello che avviene nel sole e nelle stelle, è in grado di produrre energia in modo “pulito” e sicuro e in grandi quantità. Nulla a che vedere con la fissione che genera scorie, richiede impianti enormi ed è peraltro stata bocciata dagli italiani con il referendum del 1987 (anche se diversi Paesi vicini la sfruttano, vedi la Francia). Nonostante i passi avanti fatti di recente, anche dall’Eni, i tempi sono lunghi: siamo ancora alla fase di test. E il 2030 si avvicina."