sabato 5 dicembre 2020

per 12 giorni non disponibili o non validi i dati dei PM 10 della centralina di Latina in viale de Chirico. Inquinamento da nitrati di origine agricola nelle acque interne

Quasi mai, purtroppo, quando si parla di progetti di vario genere inquinanti, per rifiuti o energetici o energetici da rifiuti, o infrastrutture, si analizzano i dati della qualità dell'aria o dei corsi d'acqua e delle falde, per fare una corretta ed esaustiva valutazione di impatto ambientale. Non si riesce allo stesso modo ad avere un quadro della situazione epidemiologica e dello stato di salute dei residenti in provincia di Latina. Eppure sarebbero dati necessari che ogni amministratore o politico dovrebbe conoscere altrimenti non può sapere quale programmazione fare e su quali dati basarsi. Se l'Italia subisce l'ennesima infrazione in campo ambientale, per inquinamento da prodotti chimici in agricoltura e per l'ISPRA, nella regione Lazio, una delle due zone vulnerabili è la provincia di Latina con la pianura pontina, non è normale che la parte politica e amministrativa la ignori, inquinamento da nitrati di origine agricola nelle acque interne (vedere https://pontiniaecologia.blogspot.com/2020/12/la-procedura-della-comunita-europea.html?fbclid=IwAR2sMTBqCR1EYXc_2O8Ovur6E5uRdhHvEovClKmpKwcdaRwafPf5n3iI_Nw). Secondo l'Arpa Lazio le centraline che controllano la qualità dell'aria dovrebbero verificare  la concentrazione al suolo dei principali inquinanti previsti dalla Normativa (CO, SO2, NO2, C6H6, PM10, PM2.5, O3). http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/.

In provincia di Latina vi sono 5 centraline per la misurazione della qualità dell'aria: Aprilia 2, Gaeta porto, Latina via Tasso, viale de Chirico e Latina Scalo. In provincia di Frosinone sono 8, 3 in provincia di Viterbo, 2 in quella di Rieti. Nell'area di Civitavecchia sono 10, mentre in provincia di Roma sono 28. Delle 5 in provincia di Latina i PM 2,5 vengono ricercati solo nella stazione di Latina Scalo. Il benzene e il CO (ossidi di carbonio) vengono analizzati solo a Latina in viale De Chirico, mentre O3 (ozono) solo a Latina in via Tasso e a Gaeta. NO2 (biossido di azoto), NOX (ossidi di azoto) e PM 10 in tutte e cinque le centraline. 

Non valido il dato dei PM 10 a Latina viale de Chirico della centralina dell'Arpa Lazio che avrebbe dovuto misurare la qualità dell'aria il 4 dicembre

 tratto dal sito ufficiale Arpa http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20201203LT.pdf

nuovamente non disponibili i dati dei PM10 della centralina Arpa Lazio di viale de Chirico a Latina che avrebbe dovuto misurare la qualità dell'aria il 3, il 2 dicembre, come era successo il 1/12 e a novembre il 17, 18, 19, 20, 22, 23, 24, 30. Nella settimana invece dal 16 al 22 non è disponibile nessun dato medio della stessa centralina

 tratto dal sito ufficiale Arpa Lazio http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/annoincorso/rpgg/LT/2020/20201202LT.pdf


la procedura della comunità europea contro l'Italia per l'inquinamento da nitrati, la pianura pontina individuata come zona vulnerabile. L'inquinamento da nitrati di origine agricola nelle acque interne in Italia https://pontiniaecologia.blogspot.com/2020/12/la-procedura-della-comunita-europea.html?fbclid=IwAR2sMTBqCR1EYXc_2O8Ovur6E5uRdhHvEovClKmpKwcdaRwafPf5n3iI_Nw

la pubbicazione cui si fa riferimento è di 15 anni fa, sarebbe opportuno conoscerne l'aggiornamento, vista la procedura e le criticità evidenziata. E' curioso ancora una volta che il problema si conosce da oltre 15 anni e ancora lo Stato Italiano non ha provveduto alla tutela delle acque mettendo a rischio la salute umana. (l'immagine che segue è tratta da https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjUbqS39WagUzVANt_egCi0M96tqFEGI3EQqId-UV4VP290uxaBGwh-SkfqUKfrpinougtJJ3c3pExsvCcBH_3E70HNTczlJQC2l5QArSE4eGlOsKBbuiR7vMmYV31__o7Mcghdxu_lVuajjQVO0ErTiDi3O5aL4I9AC4ZdIqroBx0gvGWPOU3GO0Fg9LnCGrZBcZdDsMWfgQ=)

lo stralcio dell'articolo è tratto da https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/linquinamento-da-nitrati-di-origine-agricola-nelle", da cui è possibile scaricare la pubblicazione APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici Rapporti 50/2005 APAT L’inquinamento da nitrati di origine agricola nelle acque interne in Italia:

È stato assegnando all'APAT il compito di acquisire dalle Regioni e Province Autonome i dati conoscitivi e le informazioni sullo stato di qualità delle acque, con il fine di assolvere agli obblighi comunitari e assicurando, nel contempo, la più ampia divulgazione di tali informazioni. In tale contesto, è stato predisposto il presente rapporto di sintesi, che fornisce un quadro conoscitivo nazionale aggiornato al 2002, in merito all'inquinamento delle acque interne, superficiali e sotterranee, causato direttamente o indirettamente dalla presenza di nitrati."

 dalla pubblicazione APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici Rapporti 50/2005 APAT L’inquinamento da nitrati di origine agricola nelle acque interne in Italia:

"Anche in Italia l’elevato prelievo d’acque per uso irriguo e l’uso elevato di fertilizzanti, sommandosi alle carenze depurative, comporta un inquinamento diffuso da nitrati con effetti specifici nelle aree sensibili soggette o potenzialmente soggette al fenomeno dell’eutrofizzazione. Infine l’estensione delle zone vulnerabili da nitrati spiega la frequenza con cui si riscontrano nitrati al di sopra della Concentrazione Massima Ammissibile nelle acque sotterranee. I nitrati sono spesso in questi casi la causa principale di uno stato qualitativo non buono delle acque sotterranee che, occorre ricordare, costituiscono di gran lunga la fonte primaria per la produzione di acqua potabile. È quindi evidente l’interesse di un’analisi della situazione attuale sia a livello nazionale sia a livello regionale per quel che riguarda il monitoraggio del livello dei nitrati in Italia"

la regione Lazio 

"Zone Vulnerabili: La Regione Lazio ha designato due zone vulnerabili. L’area denominata Maremma laziale, Tarquinia Montalto di Castro, è localizzata in provincia di Viterbo ed ha un’estesione pari a 1574 Km2; l’altra area è ubicata in provincia di Latina ed ha una superficie di 1822 Km2 (Pianura Pontina - settore meridionale). Le indagini dello studio preliminare si sono basate sulla valutazione della vulnerabilità intrinseca degli acquiferi attraverso l’analisi delle caratteristiche idrogeologiche e litologiche, sulla tabella A – PSR Regione Lazio 2000 – 2006 – Buona Pratica Agricola normale, sui dati inerenti l’attività zootecnica per Comune, sull’esame dei risultati delle analisi chimiche teso a valutare il contenuto di nitrati nelle acque superficiali e profonde, in particolare di acque destinate al consumo umano, di acquedotti e di un elevato numero di singoli pozzi per uso domestico. L’indagine preliminare è stata effettuata mediante zonizzazione per aree omogenee attraverso il metodo qualitativo del CNR-GNDCI. La designazione delle zone vulnerabili in fase di approvazione è basata sulle indagini di approfondimento effettuate attraverso il monitoraggio di pozzi nelle aree individuate ad elevata vulnerabilità intrinseca degli acquiferi ed in cui i risultati analitici sono stati sfavorevoli per il parametro nitrati. L’iter della Giunta non è stato ancora ultimato e quindi non si ha ancora una data esatta di designazione."

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