domenica 1 marzo 2020

a proposito di inquinanti dell'aria, alcune nozioni sul particolato, anche detto polveri sottili (PM 10 e PM 2,5)

Fonte sito ufficiale dell'Arpa Lazio http://www.arpalazio.net/main/aria/doc/inquinanti/particolato.php
Particolato
Col termine "materiale particolato (PM)" si indica un insieme molto eterogeneo di particelle solide o liquide (aerosol) che, a causa delle ridotte dimensioni caratteristiche, restano sospese nella parte bassa della troposfera per periodi più o meno lunghi. Le particelle che lo costituiscono sono di varia dimensione e contengono diverse sostanze quali: sabbia, ceneri, polveri, fuliggine, sostanze silicee, sostanze vegetali, composti metallici, sali, elementi come il piombo e altri metalli pesanti, composti chimici inorganici (solfato di ammonio e nitrato di ammonio, ecc.) e composti chimici organici. Dato che la sua presenza in aria può avere ripercussioni negative sulla salute umana, è considerato una sostanza inquinante (indipendentemente dalla sua costituzione chimica) e, assieme al biossido di azoto e all'ozono, è una delle principali fonti di preoccupazione per lo stato di qualità dell'aria. Va rilevato che la presenza del particolato in atmosfera, soprattutto nelle aree urbane, ha ormai raggiunto livelli preoccupanti soprattutto in inverno quando sono più frequenti i periodi di limitata ventilazione atmosferica.
Il materiale particolato è presente nell'aria sia per cause naturali che per cause legate alle attività umane. Nel primo caso può essere sicuramente considerato un inquinante primario, mentre nel secondo caso può essere un inquinante sia primario (emesso direttamente dalle varie sorgenti emissive presenti sul territorio), sia secondario (formato cioè dall'interazione chimica di altre sostante, che, reagendo, producono un aerosol che poi si disperde nell'aria).
Una classificazione del particolato si basa su una drastica semplificazione descrittiva della granulometria che lo caratterizza. L'insieme di tutte le particelle presenti in aria vengono suddivise in due sole classi:
  • la frazione grossolana (coarse) costituita dal sottoinsieme di particelle con diametro medio compreso tra 2.5 e 30 µm (dimensione paragonabile a un capello umano). Esse si originano prevalentemente a seguito della combustione incontrollata e dai processi meccanici di erosione e disgregazione dei suoli. Pollini e spore fanno parte di questa classe dimensionale;
  • la frazione fine costituita dal sottoinsieme di particelle con diametro inferiore a 2.5 µm. Esse derivano prevalentemente dalle emissioni prodotte dal traffico veicolare, dalle attività industriali, dagli impianti di produzione di energia elettrica, ecc. E' in questa classe che vanno a collocarsi le particelle generate nei processi di chimica dell'atmosfera.
Valori limite per la protezione della salute umana (d.lgs. n.155/2010)

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