domenica 2 giugno 2019

Pignatone e Pinotti a cena dal lobbista con il pm. L’intreccio L’ex procuratore al tavolo nel 2014 con Centofanti (arrestato nel 2018) e l’ex ministro. Tutti insieme L’incontro risale al periodo di Natale 2014, con tutte le rispettive consorti Lo scoop a tempo Il Fatto svelò l’inchiesta a settembre ma allora Unicost era pro-Ermini e nessuno la riprese

il fatto quotidiano 30 maggio 2019 di Marco Lillo

Tutti i giudici di Amara
AL CENTRO della nuova bufera che si è
abbattuta sulla Procura di Roma c’è l’avvocato
siracusano Piero Amara. Numerosi i rapporti con
le toghe del legale Amara, che di recente ha
patteggiato a Roma una pena a tre anni di
reclusione e che nel 2009 era
già stato condannato a 11 mesi
(pena sospesa) con Vincenzo
Tedeschi, all’epoca cancelliere
del magistrato della Dda di
Catania Alessandro Centonze,
per rivelazione di segreto di
ufficio. Ma Amara ha avuto
rapporti anche con tanti
magistrati e parenti.
A cominciare dall’avvocato
Attilio Maria Toscano, figlio del
magistrato Giuseppe, che è
stato collega di studio e
consulente di Amara: Attilio
Toscano è indagato a Catania
per corruzione in atti giudiziari
in merito a sentenze del Tar di
Catania. È indagato anche il
giudice amministrativo Dauno
Trebastoni.
Poi c’è il magistrato Roberto Campisi che è stato
a capo dell’inchiesta “Mare Rosso”, sullo
sversamento di mercurio nella rada di Augusta
contro le aziende petrolifere Montedison ed
Enichem, quest’ultima difesa da Amara. Il
processo si è chiuso con patteggiamenti in via
civile. Andrea Campisi, figlio del pm, avvocato, è
stato per un periodo nello studio siracusano di
Amara, che è stato anche suo testimone di
nozze.
Ma lista non è finita. Il sostituto procuratore di
Siracusa Maurizio Musco – co-assegnato al
fascicolo “Mare Rosso” – è stato condannato a un
anno e 6 mesi per abuso d’ufficio (23 febbraio
2017), perché ha arrecato un ingiusto danno
all’ex sindaco di Augusta Massimo Carrubba e al
suo assessore Nunzio Perrotta nel caso Oikothen,
la discarica che sarebbe dovuta sorgere ad
Augusta, ma che avrebbe visto l’ostruzione di
Giuseppe Amara, padre di PIero, usato come
teste da Musco nel procedimento. (Saul Caia)

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