“Questa mattina i nostri soci si sono recati nei campi di Canicattì per ultimare i lavori sui vigneti, e hanno visto che uno degli appezzamenti di circa 2 ettari coltivati a grano, era stato incendiato nella notte da ignoti, con una perdita di circa 50 quintali di grano che sarebbe diventata la nostra pasta. Come sempre l’attenzione dei carabinieri di Canicattì è importante, ed è stata aperta un’indagine per individuare la dinamica dei fatti e le responsabilità. Continuiamo n...
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Il danno subito dalla coop Lavoro e non solo è notevole: da quei 50mila quintali di grano andati in fumo si sarebbero confezionati seimila pacchi di pasta per un valore commerciale di circa 10mila euro. Un chiaro segnale intimidatorio volto a terrorizzare i soci della coop che da anni gestisce le terre confiscate alla mafia tra l’Alto Belice, il Corleonese e l’Agrigentino
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