mercoledì 26 giugno 2019

provincia di Latina, incendi impianti e depositi per rifiuti, circolari ministero ambiente, prevenzione e S.E. il Prefetto


Il 5 maggio 2017 c’è stato il più grande incendio di un impianto per rifiuti del centro Italia, o almeno così lo definivano gli organi d’informazioni, con il rogo della Eco X (o Eco Servizi) di Pomezia. L’autorizzazione poi si scoprirà che aveva qualche criticità e mancati adempimenti. Come si ricorderà la pericolosità era stata più volte segnalata dai cittadini. In seguito a tale evento impressionante il Ministero dell’ambiente, il 15 marzo 2018, aveva emesso una Circolare per evitare il ripetersi di simili eventi, diventati centinaia nel frattempo.  Il sei aprile (vedere nota successiva https://www.latinacorriere.it/rifiuti-rischi-incendi-latina-riunione-prefettura-sindaci-pontini/ oppure anche https://www.h24notizie.com/2018/04/07/gestione-dei-rifiuti-e-prevenzione-dei-rischi-ieri-lincontro-in-prefettura/ ) 2018 il Prefetto di Latina sensibilizzava o tentava di farlo, i sindaci della provincia di Latina. Successivamente è stata emessa altra circolare prot. 1121 del 21.1.2019 con disposizioni simili che però, come ho detto nel mio intervento in audizione alla regione Lazio il 3.6.2019 vengono spesso disattese da provincia di Latina (vedere per esempio progetto impianto rifiuti di Borgo San Donato che la provincia ha dovuto annullare in autotutela) e regione Lazio. In questo intervento, relativo alla proposta di legge sulla bonifica dei siti inquinati, ho anche detto che se venissero rispettate queste semplici disposizioni, non parleremmo di tutti questi siti da bonificare. Insomma prevenire per non spendere soldi pubblici per bonificare. L’altro giorno l’incendio a Frosinone della Mecoris che pare avere proprio una serie di incongruenze nella stessa autorizzazione (vedere per esempio alcune note http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/06/rogo-impianto-rifiuti-frosinone-la_24.html e anche rogo impianto rifiuti a Frosinone la titolarità non corrisponde come nome legale a quello autorizzato. La proprietà ha lo stesso codice fiscale. Nell'autorizzazione rilasciata non c'è traccia dei dati catastali e della titolarità o disponibilità dell'immobile. Semplice svista?
la ricerca invece per codice fiscale indicato nell'autorizzazione della provincia di Frosinone da un altro nominativo, diverso da quello dell'autorizzazione http://pontiniaecologia.blogspot.com/2019/06/rogo-impianto-rifiuti-frosinone-la.html). A distanza di circa 30 anni dai fatti narrati da Carmine Schiavone (non solo nella discarica di Borgo Montello come finge di sapere qualche amministratore non molto attento), dopo oltre 20 anni dal più grande ritrovamento di fusti tossici in Italia avvenuto a Pontinia (altro particolare sconosciuto a qualche amministratore) continuano a ripetersi stranezze in provincia di Latina. Come il caso della Sep che ha scomodato l’antimafia nonostante le denunce dei cittadini, documentate, si ripetevano da 5 anni con la conferma che parecchie cose non andavano, ieri sera nuovo incendio in un deposito per rifiuti a Cisterna di Latina… Ecco la domanda è: qualcuno, per il caso di Cisterna, ha applicato le Circolari sopra richiamate del Ministero dell’Ambiente? Qualcuno si è attivato come chiedeva S.E. il Prefetto di Latina il 6.4.2018? oppure ci dobbiamo preoccupare?

https://www.latinacorriere.it/rifiuti-rischi-incendi-latina-riunione-prefettura-sindaci-pontini/ Il prefetto di Latina Maria Rosa Trio ha tenuto questa mattina, presso la sede di piazza della Libertà, una riunione alla quale hanno preso parte il presidente della Provincia di Latina, i sindaci e i commissari straordinari dei Comuni pontini, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco e rappresentanti di Asl e Arpa Lazio. Lo scopo è stato quello di richiamare l’attenzione dei presenti sulle linee guida elaborate dal Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero dell’Interno – Dipartimento Vigili del fuoco – per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti che trattano rifiuti e per la prevenzione dei rischi. Il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di adottare le più opportune iniziative atte a prevenire o a ridurre i rischi connessi allo sviluppo d’incendi presso gli impianti di trattamento rifiuti anche e soprattutto attraverso un’azione sinergica tra tutti gli enti coinvolti. Il prefetto ha inoltre invitato sindaci e commissari ad effettuare, sui territori di rispettiva competenza, un’attività di verifica e di monitoraggio, volta ad individuare eventuali siti destinati a depositi di rifiuti non autorizzati, al fine di prevenire situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità derivanti dall’innesco di incendi, in particolare in vista della stagione estiva.

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