Ecco il suo appello che pubblico volentieri e integralmente:
La
storia insegna, ma non ha scolari, visto che andiamo di disastro in
disastro. Ma uccide ancor più ciò che solo apparentemente non si
vede.
L’Italia è un Paese inquinato ormai al collasso ambientale.
Siamo in guerra contro il cancro con 1.000 nuove diagnosi al giorno
imputate agli stili di vita, mentre ecomafie e malapolitica traggono
enormi profitti sulla pelle dei cittadini.
Non vengono risparmiati
neanche i bambini che ogni giorno si ammalano e muoiono di tumore e
l’unica loro colpa è quella di essere nati.
Ho fatto un appello
pubblico al ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare On. Sergio Costa, ma non ho ancora avuto risposta.
L’Italia
è ormai una ‘terra dei fuochi’, tra roghi tossici che generano
micropolveri, amianto, diossina e traffico di rifiuti pericolosi che
minacciano quotidianamente la nostra esistenza.
L’Italia che muore
in silenzio, con il più alto tasso di mortalità per inquinamento
atmosferico di tutti i Paesi dell’UE, mentre la bonifica del
territorio resta una promessa mai realizzata. E ancora i cosiddetti
SIN (Siti di Interesse Nazionale) e i SIR (Siti di Interesse
Regionale), dove circa Sei milioni di italiani rimangono
quotidianamente esposti all'inquinamento ambientale. E non
dimentichiamo le navi dei veleni che la mafia (’ndrangheta) ha
affondato tra il 1989 e il 1995 nel mar Mediterraneo.
Una lista di
ben 90 navi che era in mano all'allora Sismi, oggi Aise (servizi
segreti militari). Ma ecco che con l'amianto arriva la ciliegina
sulla torta dei veleni, con i 42.000 siti contaminati, più di
1.000.000 di micrositi, 40.000.000 di tonnellate contenenti amianto,
e di questo micidiale cancerogeno sono fatte le tubazioni dell'acqua
potabile che nel Bel Paese si estendono per oltre 100mila Km. Ma
acqua in bocca, non si deve sapere!
Le notizie sui crimini ambientali
sono ormai all’ordine del giorno e fotografano da nord a sud la
realtà in cui viviamo: "un'Italia che muore in silenzio e
lascia nel cuore quel dolore che ogni italiano vive quotidianamente
nel vedere l’Italia che muore in silenzio". Antonio Dal Cin
Vittima del dovere
Antonio era un militare, un servitore dello Stato, come lo era anche l'attuale ministro all'ambiente che sicuramente troverà il tempo, non solo per rispondere ad Antonio, ma anche per migliorare concretamente il nostro che speriamo torni ad essere Bel paese.
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