A
Pontinia domenica il risultato e la volontà popolare sono stati molto
espliciti. Hanno votato il 70,99% degli aventi diritto, al di sopra della media
provinciale (68,68%) e nazionale (68,47 che scende al 65,47% con i voti dall’estero)
e i no sono stati il 71,91% maggiore della media nazionale 59,12% e provinciale
68,67%. (vedere http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/12/referendum-costituzionale-confermata-la.html)
Ha qualche significato rispetto alle
indicazioni dell’amministrazione comunale? O di gradimento verso la giunta? Chi
lo dice o è di parte oppure non conosce l’andamento e l’orientamento storico
degli elettori del comune di Pontinia in occasione dei referendum. (vedere per interpretare le prossime elezioni
amministrative la storia delle consultazioni referendarie a Pontinia tra
parentesi la data di scrittura, gli articoli sono stati pubblicati il sabato
successivo su Il settimanale di Latina http://pontiniaecologia.blogspot.it/2016/02/per-interpretare-le-prossime-elezioni.html).
Infatti buona
parte degli elettori di Pontinia sono sensibili ai richiami e agli interessi
aziendali, delle indicazioni della Chiesa oppure dei vantaggi economici.
Infatti, per esempio, la maggioranza e il quorum per l’acqua pubblica erano
stati raggiunti nelle zone servite da acqualatina e scendeva dove non c’è l’acquedotto.
A
Pontinia lo spirito pragmatico ed opportunista induce una buona parte degli
elettori a stare dalla parte del vincitore (o meglio dalla parte di chi si
pensa vincerà) e dei vantaggi di parte. Dopo
la nomina di Renzi a premier il pd nel recente passato era stato votato in
massa. Al contrario dell’orientamento storico sensibile a forza Italia, an e ai
richiami di Fondi. Così è stato anche domenica, quando la maggioranza degli
elettori ha percepito la fine della prima esperienza Renzi al governo (che come
Berlusconi tornerà sicuramente più volte) con l’orientamento a votare NO. Nulla
c’entrano, ovviamente gli esponenti locali sul voto…
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