La
“dama nera”
L’ex
dirigente,
già
arrestata, rivela
il
“marciume nell’ente
più
in vista negli appalti L’ex
ministro
”Non
mi hanno mai
chiesto
nulla”. Gli incontri
nella
fondazione, dove
le
cimici non entrano VALERIA
PACELLI
Tre
interrogatori fiume e il
“marciume
diffuso
all’interno
di uno degli
enti
pubblici più in vista
nel
settore economico e degli appalti”–
per
dirla con le parole del
giudice
Giulia Proto – si è sgretolato,
portandosi
dietro due
tranche
di arresti e una sfilza di
indagati.
Dopo
il primo step dell’i nchiesta
romana
nell’ottobre
scorso,
le dichiarazioni della
“dama
nera” d el l’Anas, An
tonella
Accroglianò,
ex responsabile
del
coordinamento tecnico
amministrativo
– dove si decide
se
e quando pagare le società
per
gli stati avanzamento lavori
– ha
svelato ai pm romani un
presunto
giro di favori, assunzioni
di
amici e parenti, ma soprattutto
di
mazzette da 10 mila
a
200 mila euro pagate da vari
imprenditori.
La
donna ha ammesso di aver
intascato
tangenti ma anche di averne
divise
con altri. E le sue dichiarazioni
ieri
hanno portato
alla
seconda tranche dell’inchiesta.
Che
non è ancora finita: gli inquirenti
indagano ancora sulla
rete
della politica, che potrebbe
essere
più estesa di quanto emerso
finora.
Intanto ieri, gli uomini
del
Nucleo di polizia tributaria
della
Guardia di Finanza, guidato
da
Cosimo di Gesù, ha sequestrato
800
mila euro ritenuti il
profitto
della corruzione e arrestato
19
persone. Gli indagati sono
invece
36 tra cui nomi grossi
delle
costruzioni e un deputato.
Il
forzista e l’u o mo
delle
Infrastrutture
Si
tratta di Marco
Martinelli,
romano,
ex An, parlamentare di
Forza
Italia e vicepresidente
della
Fondazione della Libertà
per
il bene comune, presieduta
da
Altero
Matteoli,
ex ministro
de
ll ’Ambiente e delle Infrastrutture
estraneo
all’inchiesta.
Martinelli
è accusato di turbativa
d’asta
e corruzione: avrebbe
diviso
una mazzetta (in totale di
30
mila euro, 10 a testa) con la
Accroglianò
ed Elisabetta
Parise,
dirigente
Anas da ieri ai domiciliari.
Al
centro della contestazione
c’è
la gara confinanziata da Anas
e
Regione Sicilia “per i lavori
della
ss n.117 centrale Sicula”,
aggiudicata
nel 2014 dalla Ricciardello
costruzioni
Srl, di R
i cciardello
Giuseppe
–
finito ieri
ai
domiciliari – suocero di Nino
Germ
anà,
deputato regionale
di
Ncd in Sicilia estraneo alle indagini.
Il
25 novembre 2015 la Accroglianò
spiega
ai pm: “Sul rapporto
con
Ricciardello, aggiungo
che
lo stesso da tempo non vinceva

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