Gli inquirenti li hanno ritenuti responsabili a vario titolo di “attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti”. E per questo li hanno arrestati. Cinque funzionari e dipendenti del centro oli di Viggiano (Potenza) dell’Eni – dove viene trattato il petrolio estratto in Val d’Agri – sono stati posti agli arresti domiciliari dai Carabinieri per la tutela dell’ambiente. I Carabinieri hanno eseguito anche un’ordinanza di divieto di dimora nei confronti di un dirigente della Regione Basilicata. I provvedimenti cautelari – emessi dal gip del Tribunale di Potenza nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia – sono stati eseguiti nelle province di Potenza, Roma, Chieti, Genova, Grosseto e Caltanissetta. Contestualmente agli arresti, secondo quanto riferito all’Ansa da fonti investigative e sindacali sono stati eseguiti due decreti di sequestro dai Carabinieri all’interno del centro oli, con possibili conseguenze sullaproduzione di petrolio in Val d’Agri, dove si trovano giacimenti di idrocarburi di interesse nazionale. Interpellata dall’agenzia di stampa, Eni non commenta e spiega che i legali del gruppo stanno analizzando la situazione: quando il quadro sarà completo verranno forniti commenti. Il gruppo sottolinea di stare collaborando con la magistratura. Quelli di oggi non sono i primiprovvedimenti dei pm su ciò che ruota intorno al Centro Oli di Viggiano (leggi). A febbraio 2015 la Dda ha voluto far luce su un presunto traffico illecito di rifiuti, poi è stata la volta di emissioniin eccesso: in tutto quasi 50 gli indagati, tra colletti bianchi, ex dirigenti dell’Arpab, funzionari regionali e provinciali.
Un altro sequestro ha riguardato gli impianti di Tecnoparco, a Pisticci (Matera), sempre nell’ambito dell’inchiesta dellaDirezione distrettuale antimafia di Potenza. Eni, si legge sul sito del gruppo, “è presente in Basilicata in Val d’Agri e nelle aree diPisticci e Ferrandina con attività di upstream petrolifero (ricerca e produzione di idrocarburi)”. In particolare, “la produzione complessiva di idrocarburi in Basilicata deriva prevalentemente dal Centro Olio Val d’Agri (COVA) e, in misura minore, dal Centro Olio di Pisticci e dalle 2 centrali a gas (Ferrandina e Pisticci). L’aumento produttivo registrato negli ultimi anni è da attribuirsi alle attività in Val d’Agri, in quanto il Centro Olio di Pisticci, già in funzione da quasi cinquant’anni, riflette la riduzione della produzione del campo”. I numeri nella regione parlano di una produzione di 82.630 barili di petrolio al giorno e 3,98 milioni di standard metri cubi di gas al giorno. di F. Q. | 31 marzo 2016 http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/31/eni-viggiano-ai-domiciliari-5-dipendenti-del-centro-oli-traffico-e-lo-smaltimento-illecito-di-rifiuti/2595463/
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