domenica 27 dicembre 2015

IL MONITORAGGIO Pacelink: a Taranto inquinamento continuo per l’I l va

INFORMAZIONE no-stop ai cittadini
sullo stato dell’inquinamento provocato
dall’Ilva di Taranto. È l’iniziativa lanciata la
Pacelink per queste feste di Natale: un monitoraggio
continuo, con dati ogni 15 minuti.
Prendendo ad esempio il 23 dicembre, l’anti -
vigilia di Natale. In quella data le centraline
hanno registrato uno sforamento costante dei
limiti di polveri sottili. Alle 7.38, ad esempio, i
dati davano 242 ng/m3 di Ipa (idrocarburi policiclici
aromatici, una miscela cancerogena
presente dell'aria, frutto delle combustioni).
Per capire cosa significa nel 2009-10 la media
era di 20 ng/m3 nel quartiere Tamburi di Taranto.
Ogni superamento di tale valore indica
qualità dell'aria pessima. A 40 ng/m3 si raggiunge
la concentrazione del fumo passivo. A
80 ng/m3 quella di Ipa al tubo di scappamento
di una vecchia auto a benzina euro 2. Quindi
oltre i 200 la situazione è drammatica. E dipende
da dove soffia il vento: se investe il siderurgico
le centraline del quartiere Tamburi registrano
valori elevati. Ieri il vento è stato clemente.
La Commissione Ue ha scritto a Pacelink
dicendo che “condivide le preoccupazioni
per la salute e valuteranno le azioni da intraprendere
nei confronti del governo italiano”.

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