Anche la politica scende in campo contro lo smog. E lo fa criticando i politici stessi. Tra i primi a sollevare le critiche è il leader dei pentastellatiBeppe Grillo, dal suo blog in un post dal titolo "Morti di guerra in tempo di pace": "Il 2015 si chiuderà secondo l'Istat con 68mila morti in più rispetto al 2014. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l'assedio di nemici silenziosi. Lo smog le sta rendendo sempre più simili a Pechino" e attacca, "premier e ministri sono una sciagura per il Paese, il prezzo della loro spocchia lo stiamo pagando col sangue. Non si rendono conto di ciò che accade nel Paese. Litigano per mezzo punto percentuale di Pil e fanno decreti lampo di domenica per salvare le banche mentre passeggiano incuranti sui cadaveri di 68mila italiani che non hanno saputo proteggere".
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I Verdi si rivolgono invece al commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca: "Snocciolando i dati dei livelli delle polveri sottili PM10 nella capitale sembra di leggere un bollettino di guerra: ben 7 centraline hanno superato il limite dei 35 giorni, anche non consecutivi, stabilito dalla legge" afferma il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia. "Non capiamo perché il responsabile della salute dei cittadini, il facente funzioni di Sindaco Commissario Straordinario Tronca, non voglia prendere quei drastici provvedimenti che servono a bloccare l'inquinamento da polveri sottili".
La critica è alla decisione di annullare il blocco totale del traffico: "Tutti gli studi scientifici dimostrano che l'inquinamento da PM10 fa aumentare le infezioni virali semplici alle vie respiratorie e acuisce le patologie croniche, non si spiega come Tronca possa giustificare l'annullamento del blocco totale del traffico con la necessità di venire incontro alle esigenze dei commercianti. In particolar modo siamo sbigottiti di fronte al fatto che l'amministrazione si proponga come il promoter della Confocommercio e non come garante della salute dei cittadini".
Smog, Legambiente: "Blocco auto indispensabile, ma abbassate il riscaldamento"
Mascia si spinge oltre, con delle richieste precise al commissario: "La situazione è talmente drammatica che pretendiamo, per evitare una denuncia alla procura della Repubblica, che Tronca incontri immediatamente i medici dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena per chiedere uno studio sugli effetti dell'inquinamento da smog su noi cittadini romani: si passi dalle targhe alterne al blocco totale della circolazione, seguendo l'esempio di Milano; contestualmente si pensi a diverse linee di autobus navetta che portino i cittadini verso il centro della città. Magari utilizzando le nuove tecnologie per consentire di scegliere via web il percorso preferito".
Intanto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha convocato per la mattinata di mercoledì 30 dicembre al ministero dell'Ambiente una riunione di coordinamento degli interventi contro lo smog nelle città italiane. Sono stati invitati a partecipare i presidenti di Regione e i sindaci dei grandi centri urbani chiamati a fronteggiare l'emergenza. Sarà presente anche il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. "L'emergenza smog che si sta verificando in molte grandi città italiane può durare ancora molto e ripresentarsi in futuro in modo sempre più frequente, visto gli effetti che i cambiamenti climatici stanno determinando in ogni parte del mondo: per questo la nostra risposta deve essere coordinata e 'di sistema', non in ordine sparso" afferma il ministro.
"La riunione di mercoledì sarà il momento per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedere da qui in avanti. La risposta che possiamo dare nel medio termine parte da un nuovo rafforzato impegno sulla mobilità sostenibile, per lo svecchiamento del parco mezzi pubblici e per l'efficienza energetica, ma non avrà successo senza una nuova cultura civica nelle strade, nelle realtà produttive, nelle abitazioni: il decalogo dei ministeri dell'Ambiente e della Salute serve a spiegare ai cittadini che molto dipende dal grado di responsabilità delle loro scelte".
Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini è contro il blocco delle auto: "Aria più pulita? Le auto contribuiscono al massimo al 20% dell'inquinamento, bloccarle non serve a nulla!" scrive su Facebook. "Fossi sindaco mi occuperei più seriamente di controllare le caldaie (abbassando il riscaldamento negli uffici e nelle case pubbliche ad esempio, visto il Natale più caldo di sempre) e di comprare autobus che inquinino di meno. Il resto è aria fritta, o meglio aria sporca, alla Renzi".
Alle critiche di Salvini risponde il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: "Chi ci critica non tiene in conto gli sforzi quotidiani degli ultimi 4 anni". Pronta anche la replica dei Verdi: "Sono rammaricato nel dover correggere il leader della Lega Salvini, ma l’inquinamento del trasporto su gomma secondo i dati del piano dell’aria della regione Lombardia guidata dal suo stesso collega di partito Maroni contribuiscono per quanto riguarda gli Nox del 50% e delle Pm10 per il 30%” dice Angelo Bonelli dei Verdi.
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