Sabato scorso il governatore della Campania, De Luca ad  Acerra disse che riguardo alle bonifiche siamo all’anno zero. Mentre ilprocuratore di Nola, ritornava a gettare la croce sulle spalle della povera gente:  “Vedo con i miei occhi automobilisti lanciare dai finestrini sacchetti di spazzatura”.  Siamo rimasti addolorati. Increduli. Basiti. Ancora? Non dico che non è vero. Dico solo che  quella notizia deve essere completata con queste altre ben più pericolose. Perché  dietro quei “ sacchetti gettati dai finestrini” si nascondono ben bene un sacco di imbroglioni senza scrupoli e senza cuore. Chi è che ha avvelenato questi  pozzi?  Forse i contadini? Le casalinghe? No, sono i giganti dell’industria che già guadagnano somme stratosferiche.
Papa Francesco nella “Laudato Si”  ci  ha avvertiti. La Casa comune necessita dell’attenzione  di tutti. A me pare che i cittadini ci siano. Si sono fatti sentinelle attente delle loro terre. Spendono tempo, competenze, denaro per richiamare l’attenzione di chi ha la responsabilità della cosa pubblica. Sovente rischiano la vita. La Chiesa campana si sta impegnando  in un discorso serio, continuo  e coscienzioso. Si è fatta accanto alla sua gente. Ne condivide i lamenti. Ne asciuga le lacrime. Purtroppo il più delle volte manca proprio  la volontà politica. Mancano i controlli. Manca il pugno fermo contro gli avvelenatori. Manca – ed è tristissimo –  la possibilità di  diagnosticare con urgenza, per  poi curare, i nostri ammalati.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel mese di aprile,  mi scrisse una lettera in cui si diceva fortemente addolorato per quanto accadeva nella nostra terra. Promise inoltre di venire di persona a  incontrare il popolo della “terra dei fuochi”. Anche Renzi ha promesso a me e al mio vescovo Angelo Spinillo,  di voler ritornare da noi. Ad ambedue voglio ricordare  la promessa fatta.  Venite: il mio popolo, martoriato e stanco  vi  aspetta. Queste notizie deleterie  sono per noi un’ altra picconata in testa.   Ma non ci arrendiamo. La battaglia per richiamare in vita la nostra terra continua. Senza eccessive illusioni e – soprattutto – senza mai smarrire la speranza. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/03/terra-dei-fuochi-manca-il-pugno-fermo-contro-gli-avvelenatori/2091449/