domenica 25 ottobre 2015

incontro per la tutela della salute pubblica sulla situazione degli impianti che trattano rifiuti ad Aprilia, Le Ferriere, impianto di compostaggio comitato "No miasmi"

Partecipato incontro pubblico in località le Ferriere ieri pomeriggio per analizzare le questioni sociali, economiche, ambientali, sanitari dei vari impianti pericolosi nella zona.
Partendo dall'incidente mortale avvenuto il 28 luglio 2014 a causa, secondo quanto riportato dagli organi di informazione, della presenza nel ciclo di lavorazione di sostanze letali che non dovevano essere presente nel sito, ai pareri positivi per l'impianto di compostaggio della solita Regione Lazio del luglio 2015 che sarebbero carenti o errati o insufficienti, è evidente e giustificato il timore delle migliaia di cittadini che continuano a sottoscrivere petizioni, istanze, segnalazioni e richieste.
Se gli Enti (in)competenti di controllo, gestione, prevenzione avessero dato retta o analizzato o verificato in modo idoneo le segnalazioni, le analisi, gli studi dei cittadini probabilmente l'incidente mortale non sarebbe accaduto e sicuramente ci sarebbero stati meno disagi, inquinamenti, emissioni odorigene moleste.
Nell'incontro di ieri nella cooperativa Corsira, organizzato dal Comitato di tutela della salute pubblica, del territorio “No miasmi” Daniela Di Malta e Marina Gobbato hanno ripercorso i disagi, gli errori, le omissioni degli enti che dovevano prevenire questo ennesimo disastro.
Il comitato “No miasmi” continua la sua importante e necessaria attività di informazione, sensibilizzazione con la consueta raccolta firme, sia verso la cittadinanza che verso le istituzioni.
Presenti all'incontro anche i consiglieri comunali di Aprilia, Vincenzo La Pegna e Carmen Porcelli, dell'ex assessore del Comune di Nettuno, Giuseppe Combi, che sono intervenuti oltre a Gianlorenzo Bernini, Paolo Bortoletto.

Tra le opposizioni al progetto sarà richiesto alle amministrazioni comunali interessati di fare ricorso al Capo dello Stato contro le determinazioni della regione Lazio del 2 e 6 luglio, di inviare le petizioni alla comunità Europea per il mancato rispetto delle direttive europee in materia di partecipazione pubblica, della prevenzione degli incidenti rilevanti, dell'insufficienza valutazione di impatto ambientale.  

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