venerdì 7 agosto 2015

“Vendo ghiandaia marina”, ma il Wwf incastra il bracconiere

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“Vendo ghiandaia marina”, ma il Wwf incastra il bracconiere
Vendo ghiandaia marina”. Il singolare annuncio sui siti specializzati aveva allertato il Wwf. E allora, trattandosi di una specie particolarmente protetta (Coracias garrulus il nome scientifico), è scattato il blitz degli animalisti: appuntamento in un centro commerciale del Casertano, dove si è proceduto al sequestro dell’animale, tra gli uccelli più belli e sgargianti della nostra avifauna, facilmente distinguibile per petto e ventre di colore azzurro turchese. “Non sapevo si trattasse di una specie protetta” si è difeso l’uomo, che ha raccontato di aver recuperato l’uccello durante una battuta di pesca e che lo avrebbe peraltro ceduto per una cifra irrisoria.
La ghiandaia marina – che, allevata in cattività, era impreparata a tornare in libertà - è stata trasferito al Frullone di Napoli, al Centro di Recupero per Animali Selvatici, dove è stata sottoposta a una serie di esami. Quindi, un breve periodo di riabilitazione in una voliera e, infine, la liberazione: potrà volare verso l’Africa tropicale, dove svernerà. “Vederla riprendere il volo è stato emozionante. – hanno commentato Alessandro Gratto, coordinatore della vigilanza ambientale Wwf per la provincia di Caserta, e Nicola Campomorto, che ha collaborato alle operazioni – L’auspicio è che episodi del genere servano a sensibilizzare la gente: specie come la ghiandaia marina, che confermano la biodiversità dei nostri ecosistemi, vanno assolutamente tutelate e salvaguardate”. (pasquale raicaldo)

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