venerdì 7 agosto 2015

Il presidente del parco Appennino Lucano ritiri il nulla osta per i pozzi nel parco

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, chiede al Presidente dell’Ente Parco Appennino Lucano, Ing Domenico Totaro, di ritirare in autotutela il nulla osta concesso al Comune di Calvello per i lavori di variante all’allestimento dell’area cluster “Cerro Falcone 3-4″ in località bosco Farneto di Calvello ubicati in zona 2 del perimetro del parco che per la Ola costituiscono “nuovi lavori” essendo stati previsti in variante al progetto originario.
Al Comune di Calvello, ente richiedente del nulla Osta al parco, la Ola chiede di non rilasciare “esito favorevole” all’autorizzazione di cui la richiesta dell’Ufficio Foreste del Dipartimento ambiente della Regione Basilicata n. prot 152437 del 24/7/2015 di cui la determina dirigenziale dell’ufficio foreste del Dipartimento regionale ambiente n.14AJ.2015/D.00685 del 16/7/2015 .
Il solo richiamo alla “tutela paesaggistica” nel nulla osta del parco nazionale Appennino lucano n. 190 del 5/8/2015 previsto dall’art.1, comma 5 del DPR 8/12/2007 è per la Ola riduttivo ed inoltre omette di richiamare anche il comma n) dell’articolo 3 dello stesso DPR (Divieti Generali) che recita come “sono vietate attività di estrazione e di ricerca di idrocarburi liquidi e relative infrastrutture tecnologiche”.
La Ola ha segnalato tale anomalia agli organi di controllo preposti del Ministero dell’Ambiente e della Commissione Europea. http://www.olambientalista.it/?p=39742

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