lunedì 4 maggio 2015

Ilva NON SOLO CONCERTO, L’URLO DI TARANTO SI RIPRENDE LA PIAZZA l'altro primo maggio

250-300 MILA PERSONE ALL’ALTRO APPUNTAMENTO MUSICALE
ORGANIZZATO DA MICHELE RIONDINO E ROY PACI. OLTRE
LA MUSICA, DI QUALITÀ, IL DIRITTO AL LAVORO E ALLA SALUTE
MARCO TRAVAGLIO
L’intervento del direttore del Fatto Quotidiano
ripercorre i decreti sull’Ilva: “Questa città
merita la medaglia d’oro per la resistenza civile”
di Mariateresa Totaro
Taranto
Taranto libera”.
L’urlo della città si
è fatto sentire forte
e chiaro. Erano in
duecentomila a gridare la
propria rabbia, a chiedere
giustizia, a rivendicare i propri
diritti. Duecentomila, soprattutto
giovani e meridionali,
che a
Taranto,
presso il Parco
Archeologico
delle
Mura greche,
hanno partecipato
al concerto
del Primo
Maggio.
Un evento, organizzato dal
Comitato dei Cittadini e Lavoratori
liberi e pensanti”, interamente
autofinanziato con
donazioni volontarie e con la
vendita di vino e t-shirt.
LEGALITÀ: quale giustizia?”.
Questo lo slogan della manifestazione,
il filo conduttore
della giornata, che non è stata
solo musica e divertimento,
ma anche riflessione e informazione.
Di lavoro e diritti ha
parlato l’ideatore e organizzatore
del “contro concerto”,
Michele Riondino. “Di fronte
a uno Stato che consente la
sistematica violazione dei diritti
per favorire l’interesse
privato, di fronte a un governo
che preferisce bruciare denaro
pubblico negli altiforni
di un’azienda a pezzi, invece
di investirli su un territorio
dalle mille potenzialità - ha
spiegato l’attore - di fronte a
un sindacato che parla di patto
sociale ma che quando si
tratta di Taranto si appiattisce
sui diktat del governo Renzi e
quindi sull’idea di una politica
industriale, che ignora il
diritto alla salute e che restituisce
ai cittadini un territorio,
sfruttato e abbandonato,
di fronte a così tanta sfrontatezza
noi precari, noi disoccupati,
noi studenti, pensionati,
noi cittadini e lavoratori
non possiamo considerare
questa una giornata di svago.
Questo, per noi tutti, è un Primo
Maggio di lotta.”
La manifestazione ha avuto
inizio sin dal mattino, con dibattiti
e incontri. Mentre a
partire dalle 14 il concerto,
presentato da Valentina Petrini,
Valentina Correani, Andrea
Rivera e Mietta, è entrato nel
vivo. Dopo i monologhi comici
dell’attore e cantautore
barese Davide Ceddia, si sono
esibiti prima alcune band
emergenti, selezionate in diverse
città di Puglia e Campania
nell’ambito del progetto
#destinazioneunomaggio,
poi Francesco Baccini, Davide
Berardi , Officina Zoè, Ioso -
nouncane, Velvet , Ilaria Graziano
& Francesco Forni, Bru -
nori Sas, Diodato , Bud Spencer
Blues Explosion, LNRipley ,
John De Leo, Muro del Canto e
le Bestierare con Elio Germano.
La musica è stata intervallata
dalle testimonianze di Giam -
paolo Cassese, che gestisce
una masseria, esempio internazionale
di produzione zootecnica
a impatto zero, padre
Palmiro Prisutto, prete che
lotta contro l’inquinamento
nel “triangolo della morte” in
Sicilia, i No Muos, i No al Carbone,
il giornalista di La7
Gaetano Pecoraro insieme al
pastore lucano Giovanni Grieco
, vittima delle trivellazioni
in Basilicata, l’associazione
Antimafia e Antiracket di
Brindisi, l’Abfo (Associazione
Benefica Fulvio Occhinegro),
gli operai dell’Ilva e della
ThyssenKrupp, alcuni medici
del reparto di Oncologia
dell’ospedale Moscati di Taranto,
le mamme della Terra
dei fuochi, Raffaella Ottaviano,
che si è ribellata al racket, e
il sindaco di Messina, Renato
Accorinti .
A scaldare il pubblico ci ha
pensato il cantautore romano
Alessandro Mannarino, cui è
seguito l’intervento del direttore
del Fatto , Marco Travaglio.
Taranto meriterebbe la
medaglia d’oro per la Resistenza”,
ha concluso Travaglio,
dopo aver ripercorso le
vicende politiche e giudiziarie
legate all’Ilva.
SI È TORNATI a cantare sulle
note dei Subsonica. Il gruppo
torinese ha suonato, tra le altre,
anche Up patriots to arm e
Liberi tutti. Grande energia con
il rock dei Marlene Kuntz, che
hanno poi lasciato il palco al
più atteso della serata, Capa -
rezza . Il concerto si è concluso
con Roy Paci e gli Aretuska,
il Management del dolore post-
operatorio e Fido-Guido.
Valentina Petrini ha anche
parlato dell’Expo e dei suoi
sprechi.
L’evento, passato un po’ in
sordina sui media nazionali, è
stato trasmesso in diretta sul
digitale terrestre dalla tv locale
Jo Tv, su piattaforma Sky
in streaming su www. jotv.tv .
Mentre le dirette radiofoniche
sono state realizzate da

Radio 1 e Radio Farfalla. il fatto quotidiano 3 maggio 2015

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