martedì 19 novembre 2013
Discarica Borgo Montello vertice decisivo Domani conferenza di servizi in Regione sulla bonifica e i costi reali
Incontro già convocato ma adesso pesano i dati sull’inquinamento dei pozzi spia
IL MONITORAGGIO
INDICA NUMERI
ALLARMANTI
MA CI SONO OSTACOLI
DI GRAZIELLA DI MAMBRO
Domani mattina si tiene
in Regione la conferenza
di servizi sulla «bonifica
della discarica di Borgo
Montello, allargata ad Arpa,
Provincia e Comune di Latina,
EcoAmbiente e Indeco» (i due
gestori attuali degli invasi).
L’appuntamento era già programmato
ma adesso è gravato
dalla parziale pubblicazione dei
dati sull’aumento degli agenti
inquinanti riscontrato nell’ulti -
mo monitoraggio dell’Arpa e
che coinvolge anche i pozzi spia
esterni, quelli cioè già vicini
alle zone coltivate e abitate. Come
si sa questi dati sono pronti
da marzo del 2012 ma né l’Arpa
né alcuno degli altri soggetti
istituzionali che li conoscevano
li hanno resi disponibili per i
cittadini. C’è dell’altro: in questi
ultimi giorni il dibattito politico
che si è sviluppato attorno
all’esigenza di procedere con
una seria bonifica di Montello a
tutela della falda acquifera e
della popolazione residente è
arrivato alla conclusione che
sono necessari interventi finanziari
consistenti della Regione
Lazio. In pratica si andrebbe a
coprire con soldi pubblici quello
che è già anticipato dai Comuni
e quindi dalle bollette dei
cittadini per la bonifica post
mortem delle discariche (fino a
30 anni successivi alla chiusura
di ogni invaso). Il Comune di
Latina sarrebbe dunque pronto
a chiedere fondi alla Regione
per bonificare l’area e sono dello
stesso avviso anche alcuni
consiglieri regionali in carica.
In realtà i soldi per la bonifica
sono inclusi negli oneri post
gestione accumulati dai titolari
degli invasi grazie alla tariffa di
conferimento che ciascun Comune
deve pagare per ogni tonnellata
stoccata; inoltre i gestori
per coprire i costi del cosiddetto
post mortem sono obbligati a
stipulare fidejussioni di pari valore.
Non si spiega quindi come
mai il Consiglio comunale di
Latina non abbia chiesto ai gestori
di utilizzare i fondi già
previsti a garanzia di eventuali
forme di inquinamento prima di
battere cassa alla Pisana. Dove,
peraltro, domani si affronta un
altro nodo. Uno dei gestori della
discarica EcoAmbiente ha aggiornato
il suo piano di bonifica
indicando che è sufficiente un
intervento di messa in sicurezza
poiché la falda si muove lentamente
e non ci sono state variazioni
nel livello di inquinamento.
Affermazione contraddetta
dai dati che l’Arpa non ha voluto
diffondere in questi anni. Avverso
il progetto di messa in
sicurezza l’Am minis trazi one
provinciale ha annunciato che
darà parere negativo mentre
non si conosce quale sarà la
posizione di Arpa (autrice del
dossier sulla presenza dei veleni
nei pozzi spia tra il 2009 e il
2012) e della Regione.
Latina Oggi 19 novembre 2013
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