giovedì 14 marzo 2013

gli affari italiani dell'autista di Grillo: la zerogas

Gli affari italiani dell'autistadi Vittorio Malagutti e Andrea PalladinoNon solo il business in Costa Rica: il factotum del leader M5S intreccia slogan e profitti. Ecco gli interessi di Walter Vezzoli nella Penisola(14 marzo 2013)Non solo le tredici società in Costa Rica, ma anche un'azienda italiana, la Zerogas srl, creata per vendere prodotti a tecnologia ecosostenibile. Ecco gli affari italiani di Walter Vezzoli, l'amico, guardaspalle, autista, aiutante di campo dei Beppe Grillo. L'insegna della società Zerogas corrisponde a quella di un sito internet impegnato in battaglie ambientaliste al fianco del Movimento 5 Stelle con cui di fatto si identifica. Vezzoli era attivo in prima persona su entrambi i fronti: promotore del sito ma anche azionista e amministratore dell'omonima azienda, in un intreccio tra ideali e affari, propaganda e business. Il marchio Zerogas viaggia da anni in parallelo con quello del Movimento 5 Stelle, di cui ha appoggiato le campagne ecologiste. Navigando sul web ci si imbatte nelle foto del «camper di beppegrillo zerogas» (testuale) definito un «magicbus Zerogas per sostenere il movimento a 5 Stelle». Allo stesso tempo però Vezzoli e i suoi due soci (il militante grillino Simone Pennino e Ivana Coluccia) hanno commercializzato sul web i prodotti della loro azienda anche questa targata Zerogas. Quest'ultima risulta costituita nel dicembre 2009, solo due mesi dopo la nascita di Ecofeudo, la società di Vezzoli in Costa Rica che avrebbe dovuto realizzare un resort "ecocompatibile" nel Paese centroamericano. Tra il 2010 e il 2011 Zerogas ha incassato oltre 650 mila euro. A bilancio non viene precisata la fonte di questi ricavi. I costi ammontano a 500 mila euro complessivi classificati come generici "costi per servizi". Il sito Zerogas promuove progetti come Air, la macchina ad aria compressa o Nanotek, definito il "riscaldamento di nuova generazione". Allo stesso tempo l'omonima azienda ha messo in vendita prodotti ben più concreti come i fornelli a induzione, illustrati ai potenziali clienti con tanto di listino prezzi e caratteristiche tecniche dei vari modelli. L'avventura, quella dell'azienda, si chiude nell'estate del 2012, quando Zerogas viene ceduta a tale Andrea Musci, che secondo l'atto notarile se la sarebbe cavata pagando soli 2.500 euro per una società senza debiti che vantava a bilancio mezzi propri per 70 mila euro. L'inchiesta integrale sul giornale in edicola http://espresso.repubblica.it/dettaglio/gli-affari-italiani-dellautista/2202631/25

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