Ritorna il «CineDocuForum» del Cantiere Creativo al Teatro Fellini di Pontinia. Il palco verrà adattato a cinema e gli spettatori, in platea, potranno ammirare film di qualità che fanno riflettere sulla realtà di tutto il mondo. Il taglio glocal della rassegna è pensata proprio per uscire dal pantano di un localismo culturale che si sta trasformando, sempre più, in un provincialismo di ritorno. Si inizia domani, dalle ore 18.00, con il film di Michael Moore «Capitalism: a love Story». Una settimana dopo, invece, sarà la volta di «Into the Wild» apprezzatissimo film di Sean Penn. Il 6 marzo, proprio all'antivigilia della Festa delle Donne, verrà proiettato «Vogliamo anche le rose», un lungometraggio di Alina Marrazzi. In quest'occasione, entrerà di prepotenza anche il dibattito successivo alla visione, con la partecipazione di Tiziana Bartolini, direttrice della storica rivista «Noi Donne». Il 13 marzo, sempre alle ore 18.00, sarà la volta di «Mio fratello è figlio unico», film di Daniele Luchetti, liberamente ispirato al romanzo di Antonio Pennacchi «Il fasciocomunista». La rassegna si chiuderà il 21 aprile, sempre alle ore 18, con «Kiki consegne a domicilio» del regista Hayao Miyazaki. Un programma ambizioso che arricchisce la programmazione del Teatro Fellini e diventa un punto di riferimento culturale non solo per la città di Pontinia, ma per l'intera zona centrale della pianura pontina.
Graziano Lanzidei su La Provincia di Latina
Come una lunga love story che non ha fine, l’associazione culturale Cantiere Creativo riprende il suo appassionato impegno con il “CinedocuForum Creativo”. Sarà sotto lo sguardo attento di Michael Moore che il 20 febbraio alle ore 18.00 al teatro fellini di Pontinia, guarderemo “Capitalism: A Love Story”, un documentario rivelatore o meglio "un promemoria per chi continua a confondere Capitalismo con Democrazia". La nostra riflessione sociale, si spingerà oltre, il 27 febbraio sempre alle 18.00, arrivando alla punta estrema dell'Alaska, in compagnia di Alexander Supertrump nel film “Into The Wild” di Sean Penn. Alex è un moderno filosofo che decide di abbandonare tutto ciò che il sistema capitalistico gli ha imposto, richiamando alla mente l'archetipo del buon selvaggio. Il 6 Marzo, alle ore 20.30, si aprirà con il film: "Vogliamo anche le rose" di Alina Marazzi, un lungometraggio dalla parte delle donne, che svelerà il ruolo della donna negli anni sessanta-settanta della nostra storia italiana, accompagnandoci tra i classici stereotipi sociali, con l'intenzione di offrire uno spunto di riflessione su temi ancora oggi parzialmente irrisolti o addirittura rimessi in discussione. Parlerà con noi l’editorialista della storica rivista “Noi Donne”, Tiziana Bartolini. Sempre negli anni sessanta, il 13 Marzo alle 18.00 ci ritroveremo in sala con il film: “Mio fratello è figlio unico”. Ambientato a Latina i due fratelli Accio e Manrico sono i protagonisti del film ispirato al romanzo di Antonio Pennacchi dal titolo: “Il Fasciocomunista”. Il regista Daniele Luchetti utilizza il melodramma familiare per affrescare un periodo storico-politico che ancora oggi rappresenta una ferita aperta per il nostro paese. Con il film: “Un amore per l'acqua. Flow” di Irena Salina, sabato 2 Aprile riempiremo goccia a goccia, quel vuoto informativo che dilaga con indifferenza nei confronti di ciò che ci da la vita, l’acqua. Interverrà Alberto De Monaco, referente del comitato provinciale Acqua Pubblica e Giorgio Libralato, promotore del comitato referendario di Pontinia. Il nostro intento sarà quello di portare all’attenzione della comunità quel sentimento di rispetto per madre natura. Viva rimane la ferita della strage delle due torri gemelle avvenuta l ‘11 settembre 2001, data divenuta simbolo di un profondo cambiamento mondiale. Il simbolo di quella fatidica data lo rivivremo il 10 Aprile alle 18.00 attraverso l’insieme degli undici cortometraggi di 11 minuti, 9 secondi, 1 decimo nel film del produttore Alain Brigand, il quale ha voluto ricordare con vissuti diversi la strage di Manhattan che in quella mattina di dieci anni fa, ha lasciato il mondo afasico a guardare. “My name is Khan” pellicola di Karan Johar scelta dalla comunità Indiana di Pontinia, verrà proiettata l’8 Maggio alle 18.00. “Il mio nome è Khan e non sono un terrorista” diventerà un monito per i pregiudizi sociali che dopo l’undici Settembre 2001 hanno additato indistintamente i musulmani come terroristi. Con questo Forrest Gump indiano, concluderemo il nostro viaggio all’insegna della diversità e dell’integrazione culturale. Non mancheranno questa volta, oltre agli innumerevoli spunti di riflessione e momenti artistici, spazi dedicati all'animazione cinematografica. Il primo sarà il sagace “Persepolis” (27 Marzo ore 18), uno spaccato autobiografico che descrive infanzia e adolescenza dell’autrice iraniana Marjane Satrapi. Passeremo alla dolcezza e la costanza di Elzéard Bouffier, il pastore che piantava gli alberi nel cortometraggio: "L'uomo che piantava gli alberi" di Frédéric Back tratto dal libro di Jean Giono per concludere con la spirale immaginativa del nipponico Hayao Miyazaki con la streghetta “Kiki consegne a domicilio” (giovedì 21 Aprile ore 18), i quali porteranno le nostre fantasie a viaggiare nel mondo dell’immaginario.
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