AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: proposta modifica ex area industriale “Hilme”
Apprendendo, da il quotidiano La Provincia del 26 gennaio 2011, che il 1 febbraio ci sarà un incontro pubblico con consiglieri comunali e associazioni, per discutere le modifiche all’ex area industriale della ditta “Hilme”, ad integrazione delle precedenti comunicazioni sullo stesso argomento, ribadendo la richiesta di passare alla progettazione di massima con un concorso pubblico (per dare modo a tutti coloro che hanno idee valide, progressiste e che finora non le hanno potute esprimere, perdendo occasioni importanti per migliorare la nostra città) o con un appalto concorso, si inviano le presenti proposte che si prega esaminare:
proposta “A” (utilizzando la sola area di proprietà del Comune di Pontinia, vedere allegato elaborato grafico)
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali;
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature;
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro;
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici.
6) isola ecologica.
proposta “B” (utilizzando tutta l’area ex stabilimento Hilme e le particelle 209, 210, 329, 330 vedere allegato elaborato grafico)
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali;
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature;
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro;
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici.
6) isola ecologica;
7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione).
Proposta “C” (ipotesi di sopraelevazione dei fabbricati siti nell’area di proprietà del comune di Pontinia, nel caso le necessità siano quelle della proposta “B” che non si intende perseguire)
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali;
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature;
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro;
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici.
6) isola ecologica;
7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione).
Premessa
I fabbricati industriali presenti nel centro abitato non sono compatibili con lo stesso per una serie di motivazioni: le emissioni, il traffico (di mezzi leggeri, ma soprattutto di mezzi pesanti in entrata ed uscita), gli spazi e l’attuale previsione di apposite aree industriali.
La programmazione territoriale, per uno sviluppo ordinato, parte dai piani regolatori urbanistico, commerciale (conseguente a quello urbanistico), energetico.
Alcuni documenti e decisioni qualificanti dell’amministrazione comunale troveranno, per coerenza amministrativa e di programmazione, attuazione nella decisione e nella deliberazione delle attività produttive, di difesa e valorizzazione dell’agricoltura di qualità, anche con la diminuzione delle emissioni in atmosfera e quindi contro gli impianti incompatibili con il territorio e con le decisioni qualificanti di cui sopra.
Quindi la gestione diretta del ciclo dell’acqua che deve essere tolto alla speculazione e mercificazione, la sostituzione degli impianti energetici con emissioni gravosi, la progressiva diminuzione del traffico privato.
La lotta alla disoccupazione e al degrado sociale, con la prevenzione ai fenomeni malavitosi, parte dalla cultura, dalla socializzazione, dalla solidarietà, la condivisione ricreando il tessuto della microeconomia nei vari settori: commerciale, consulenza, servizi, trasformazione, artigianale ed agricolo.
Questa forte scelta sociale di crescita e miglioramento si basa, quindi, sul ritorno alle piccole superfici commerciali, con il controllo diretto della qualità, contro la grande distribuzione e i pericoli di fenomeni malavitosi che si stanno progressivamente avvicinando anche al nostro territorio.
Anche la necessità di formare nuove figure professionale in materia di sicurezza del lavoro, considerati i 2 incidenti mortali nel territorio comunale nel 2010 e il triste andamento in provincia, ma soprattutto l’esigenza di sensibilizzare datori di lavoro e lavoratori deve trovare una risposta in corsi professionali.
Il miglioramento sociale si deve quindi basare sulle nuove tecnologie, sulla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, sul contrasto all’abbandono di rifiuti in varie zone del territorio comunale anche pregiato, più volte denunciate (vasca di espansione dei Laghi del Vescovo – Gricilli, la sorgente Fontana di Muro, lungo e dentro i corsi d’acqua: Ufente, Linea, idrovore di Mazzocchio).
Ma anche sui servizi sociali quali l’asilo nido per consentire alle famiglie nella fase più delicata, ma anche attività sportive quali il nuoto, oggi necessarie per prevenire e curare la crescente percentuale di malattie dell’apparato respiratorio a causa del forte inquinamento, ma anche del cuore e di riabilitazione a causa di incidenti, in particolare stradali a causa delle pessime condizioni.
Le proposte che seguono sono quindi pensate per far diventare Pontinia un comune moderno, evoluto, intelligente, sensibile coniugando risparmio economico, riduzione delle emissioni, quindi delle malattie, miglioramento ambientale, della vivibilità con attenzione alle famiglie e alle classi sociali più deboli.
Inoltre si creano posti di lavoro che ne creano altri con un indotto sostenibile.
Da questo breve esame nasce evidente l’esigenza delle attività individuate e proposte:
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali. Già oggi le aziende agricole possono vendere i loro prodotti anche trasformati ma la frantumazione e la scarsa conoscenza non consentono una adeguata valorizzazione soprattutto da parte di persone provenienti da fuori comune. Una struttura dove le varie aziende possono esporre e vendere i loro prodotti oltre a migliorare l’offerta, consentendo l’acquisto direttamente nel centro abitato e anche il riconoscimento del giusto prezzo ai produttori. Inoltre la vicinanza dei vari produttori in un luogo dove gli stessi possono informarsi reciprocamente in una struttura che possa monitorare costantemente l’evoluzione del mondo agricolo. Potrebbero quindi nascere ed esplicitarsi progetti di PSR, di consorzio e di sensibilizzazione per ridurre i costi di gestione (energetici, materie prime, ecc.).
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature. Uno dei maggiori disagi per i ragazzi di Pontinia consiste nel tempo perso con un trasporto pubblico di basso livello che ogni giorno può essere quantificato in 2 ore (tra andata e ritorno) con vari disagi. Questo tempo perso a causa del basso livello civile può essere guadagnato in altre attività sociali ed educative con un istituto nel centro abitato.
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili, nonché in materia di sicurezza del lavoro. La nostra provincia perde ogni anno migliaia di posti di lavoro anche a causa della peggior classe dirigente che rinuncia a nuove aziende e posti di lavoro. Questa tendenza negativa può essere ribaltata adottando le energie naturali e rinnovabili e le nuove tecnologie che potrebbero consentire, ogni anno nella nostra provincia di alcune migliaia di nuovi posti di lavoro, centinaia nel nostro comune. Esperienze già realizzate da amministratori ed aziende sicuramente intelligenti ed attenti. Questo centro di studio oltre ad informare e formare nuovi lavoratori sarebbe importante anche per la divulgazione e l’informazione per clienti (privati, aziende, enti). In questo modo non succederà, come nel recente passato, la perdita di opportunità per partecipare ai bandi di finanziamento pubblico per passare all’energia naturale e rinnovabile. Anche l’illuminazione pubblica dovrà diventare con sistemi moderni e di risparmio energetico consentendo da una parte il notevole risparmio economico per la collettività e dall’altra la nascita di nuovi posti di lavoro. Purtroppo sempre di attualità la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro da attuare anche con la qualificazione del personale (imprenditori, dipendenti, liberi professionisti) e con appositi corsi di aggiornamento e sensibilizzazione, creando e formando nuove figure professionali.
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili. La prima conseguenza del punto 3 è l’applicazione diretta con un laboratorio per la produzione di materiale ed impianti.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici. Il modo migliorare per contrastare la criminalità, il degrado sociale è sicuramente la cultura, lo svago indirizzato in modo civile, l’aiuto e la solidarizzazione verso le situazioni di difficoltà. Anche la necessità del ritorno alla politica vera, basata sull’informazione, sul confronto e non sulla speculazione aziendale o del singolo, è certamente un modo per dare risposte alle esigenze della collettività.
6) isola ecologica. L’attuazione, finalmente anche a Pontinia, con oltre 20 anni di colpevole ritardo, della raccolta differenziata dei rifiuti solidi e urbani, ha fatto comprendere che si può risparmiare 100 mila euro l’anno solo per il conferimento in discarica, pur avendo raggiunto un insufficiente 20% (rispetto ai limiti di legge, del buon senso, del vivere civile, a quanto effettuato da Comuni della zona, ma anche di altre regioni, Puglia, Campania, Toscana, Marche, Emilia, Veneto, Trentino solo per citarne alcuni) che dovrà diventare almeno il 60%. Ma si possono creare nuovi posti di lavoro e sicuramente migliorare l’ambiente e quindi favorire l’accesso a Pontinia. L’isola ecologica consente ai cittadini di conferire i rifiuti ingombranti in modo civile. L’attuazione dell’isola ecologica fissa consentirà sicuramente informazione e divulgazione.
7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione). Verrà finalmente data la risposta ai bisogni sociali della cura, educazione dei bambini fin dai primi mesi di vita, assistendo le famiglie. Ma anche alla necessità di fare movimento in sicurezza, prevenendo e curando malattie di vario genere con il nuoto. Con il cinema sarà data la risposta alla richiesta di giovani e famiglie che devono recarsi fuori comune o provincia. Il tutto con piccoli esercizi per la ristorazione e la consumazione. Individuare un sito per l’asilo nido consentirebbe di usufruire dei finanziamenti pubblici in materia, finora andati perduti a causa della mancanza di tale sito.
Descrizione delle proposte
proposta “A” (utilizzando la sola area di proprietà del Comune di Pontinia, vedere allegato elaborato grafico)
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali. Area di circa mq 300 al piano terra con idonei servizi igienici, uffici.
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature. Area di circa mq 1.200 al piano terra e dal primo piano.
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili. Area di circa mq 300 al piano terra con idonei servizi igienici, uffici.
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili, formazione e informazione in merito alla sicurezza sul lavoro. Area di circa mq 300 al piano terra con idonei servizi igienici, uffici.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici. Area di circa mq 100 al piano terra, con servizi. All’interno di questa area vi sono anche internet point e supporti multimediali per la proiezione di cineforum con idonea videoteca con cd e dvd.
6) isola ecologica. Area all’aperto di circa mq 500.
Tutte la costruzioni saranno eseguite con idonea coibentazione per consentire il risparmio energetico, l’acqua calda verrebbe prodotta con pannelli solari, tutti gli impianti idrici saranno con risparmio e recupero dell’acqua.
Anche le acque meteoriche saranno interamente convogliate e recuperate.
In questo modo sarà notevolmente ridotto il quantitativo di apporto al depuratore comunale che, come è noto, è ormai al limite della sua capacità depurativa.
All’esterno dell’area sono organizzati marciapiedi e parcheggi tutti coperti per agevolare i clienti e i fruitori dell’area, per migliorarne la vivibilità. Tali coperture, insieme alla copertura dei fabbricati, sarà costituita da pannelli per la produzione di energia fotovoltaica, per una capacità di produzione di energia elettrica di circa 500 kw. La stessa copertura potrebbe essere utilizzata, per esempio, anche in particolari occasioni per ospitare stand per eventuali manifestazioni anche periodiche.
I pannelli verticali rappresenterebbero un percorso storico della nostra città con immagini e dati.
E’ noto che la conoscenza della storia ci fa capire meglio il nostro contesto e l’evitare di ripetersi errori anche per la mancanza della conoscenza della stessa storia.
Lungo lo stesso percorso alcune riproduzioni (sculture, plastici) rappresenteranno luoghi e fabbricati della bonifica.
L’intervento può essere finanziato per il 75% dai vari Enti (provincia, Regione Lazio, Comunità Europea) partecipando ai vari bandi in materia di energia intelligente naturale e rinnovabile, di cui si allega l’ultimo oggi aperto.
Altri finanziamenti sono previsti per i luoghi di commercio naturali, per gli asili nido, per l’imprenditoria giovanile e per l’aggregazione.
L’intervento così proposto può essere realizzato con la cantierizzazione antro il 31 dicembre 2011 ed essere terminato nel periodo giugno – dicembre 2012.
Le varie attività prevedono 10 posti di lavoro nella progettazione, studio di fattibilità per circa 1 mese, 150 posti di lavoro tra aziende sul posto, fornitori, trasportatori, direzione lavori, sorveglianza, sicurezza per circa 6 mesi di lavoro. Una volta terminata la struttura può garantire 50 posti di lavoro continuato.
Come detto tale realizzazione virtuosa porterebbe all’indotto e a nuovi posti di lavoro.
proposta “B” (utilizzando tutta l’area ex stabilimento Hilme e le particelle 209, 210, 329, 330 vedere allegato elaborato grafico)
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali;
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature;
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili, formazione e informazione in merito alla sicurezza del lavoro;
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici.
6) isola ecologica;
7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione).
Questa proposta consentirebbe, rispetto alla proposta “A”, spazi più ampi per quasi tutte le attività proposte, una migliore disposizione e alcune attività comunque importanti e necessari per la crescita comunitaria (asilo nido, piscina).
Di contro avrebbe alcune controindicazioni.
Dovendo intervenire su area privata o si procede con l’esproprio che potrebbe avere costi importanti, oppure con una convenzione in modo di consentire, da un lato, un guadagno alla parte privata e dall’altro un interesse collettivo calmierando i prezzi (di vendita o di affitto).
Le attività previste nella parte privata avrebbero, di conseguenza, tempi più lunghi di realizzazione.
Rimane evidente la necessità urbanistica di creare, anche nel tempo in questa area privata, come in quella delle altre aree industriali cittadine, delle quali oggi nessuna è più attiva, un continuo con l’idea di città di città moderna al servizio dei cittadini.
Quindi si dovrebbe comunque procedere con apposita variante urbanistica indicandovi area di servizi.
Sulla parte di proprietà comunale resterebbero comunque le attività dei punti
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature;
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili, formazione e informazione sulla sicurezza del lavoro;
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici.
6) isola ecologica.
Sarebbero comunque realizzabili i percorsi esterni e la produzione di energia naturale e rinnovabili come rappresentati nella proposta “A”.
Queste sarebbero finanziabili e cantierabili con le stesse modalità di cui alla proposta “A”.
Proposta “C” (ipotesi di sopraelevazione dei fabbricati siti nell’area di proprietà del comune di Pontinia, nel caso le necessità siano quelle della proposta “B” che non si intende perseguire)
1) un’area di vendita dei prodotti agricoli direttamente da parte dei produttori comunali;
2) dieci classi (una per anno scolastico) del liceo, o comunque della scuola media superiore, oltre ai relativi servizi e attrezzature;
3) un centro di studio, tecnico ed economico, per favorire le energie naturali e rinnovabili e aggiornamento, qualificazione professionale in materia di sicurezza sul lavoro;
4) un laboratorio artigianale di produzione di impianti energetici e rinnovabili.
5) un luogo di aggregazione per i giovani, le associazioni, incontri e dibattiti pubblici.
6) isola ecologica;
7) fabbricato per attività sociali e ricreative (asilo nido, piscina coperta, cinema, ristorazione).
Per attuare questa proposta, utilizzando solo la proprietà del comune di Pontinia, questa viene sfruttata in altezza, elevando un corpo di fabbrica di 3 piani, occupando la stessa area di sedime attuale.
Questa versione consentirebbe la realizzazione a stati di avanzamento anche partendo dal piano terra dove ubicare le iniziative ritenute prioritarie.
In questo caso i tempi di cantierizzazione, almeno per il piano terra, sono gli stessi della proposta “A”, gli altri da predisporre.
I posti di lavoro, per l’intero intervento, ovviamente sarebbero triplicati.
Ringraziando per l’attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 31 gennaio 2011 Pontinia Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
martedì 1 febbraio 2011
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