giovedì 2 aprile 2009

I progetti contestati delle centrali elettriche di Pontinia

I progetti contestati delle centrali elettriche di Pontinia
Lunedì 6 aprile alle ore 20 presso l’aula consiliare di Pontinia riunione di coordinamento delle associazioni, dei cittadini, dei professionisti che hanno presentato osservazioni al progetto della centrale a turbogas e ai relativi espropri dei terreni sul percorso di elettrodotto e metanodotto, ai comuni di Pontinia e Sezze.
Giovedì 9 aprile alle ore 10.30 presso la sala commissioni del VII piano della direzione generale del Ministero dello sviluppo economico - dipartimento per l'energia, è stata convocata la riunione conclusiva della conferenza dei servizi del progetto della centrale a turbogas proposta da AceaElectrabel Produzione Spa di Mazzocchio Pontinia.
Visto come sono andate le riunioni, le conferenze di questo e altri progetti, più o meno contestati non è facile pronosticare l’andamento della riunione del 9 e se sarà una seduta interlocutoria o decisoria e in questo caso quale sarà il risultato.
Quello che è certo che sarà prodotta ulteriore documentazione contro la realizzazione del progetto.
Sull’argomento alcune indiscrezioni sulla modifica del piano energetico regionale che consentirebbe la realizzazione delle centrali a turbogas di Aprilia e Pontinia, diversamente dalla stesura resa nota dalla Regione Lazio, non modifica la questione all’interno del procedimento tecnico o amministrativo.
Però potrebbe cambiare la posizione annunciata dai consiglieri di maggioranza (Moscardelli, Di Resta, Fontana), dall’assessore regionale all’ambiente Filiberto Zaratti e da fonti vicine allo stesso presidente Piero Marrazzo che annunciano la negazione dell’intesa, cioè il parere contrario della Regione Lazio.

Sul fronte delle biomasse si attende, invece, la decisione sulla data di convocazione dell’udienza del TAR in merito alla sospensiva richiesta dalla Ditta relativamente alla trasmissione al parere contrario del comune di Pontinia, da parte dell’amministrazione provinciale di Latina alla conferenza unificata presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri.
Intanto, come preannunciato, il sindaco di Pontinia, dottor Eligio Tombolillo, ha inoltrato alla stessa conferenza le sue motivazioni brevi (solo 5 pagine) con 6 allegati contrarie alla realizzazione del progetto della centrale a biomasse.
Il procedimento si dovrà concludere entro 90 giorni, sempre salvo sospensioni del TAR che non si sa a chi potrebbero giovare.
Stanno arrivando ulteriori documenti e studi a supporto dei danni che questo tipo di centrale potrebbe causare sul territorio, sull’economia e sulla salute umana ed animale, oltre che vegetale.
Il ricorso presentato alla Ditta chiedendo i danni sia alle istituzioni che alle persone fisiche, hanno lasciato perplesso il tavolo tecnico contrario al progetto, almeno quanto il silenzio di tutti coloro che finora si erano schierati, a parole contro la centrale, ma che non si sono esposti in alcun modo, se non attribuendosi una serie di meriti tutti da dimostrare.
Né è dato di sapere se la ditta proponente dopo una fase tambureggiante e di sicurezza sta ripensando la sua posizione, cioè di cercare un accordo anziché andare verso uno scontro che, anche qualora si volesse rivelare vincente con la forza di sentenze, non favorirà certo un dialogo con cittadini e con le stesse istituzioni che potrebbero osteggiare l’attività.
Le notizie che arrivano da Bando d’Argenta, come da tutta una serie di impianti simili che hanno subito una serie di disavventure potrebbero far cambiare modo di porsi.
Considerato anche le notizie di una serie di progetti di centrali a biomasse nel Lazio (le cronache riportano una trentina di impianti) molto difficile sa giustificare considerato che nessuna stima ufficiale sia dell’università di Roma e quindi del piano energetico della provincia di Latina, sia dell’Enea, quindi del piano energetico regionale, si di ditte che rivendono biomasse, può far pensare di far funzionare la centrale di Pontinia a pieno regime.
Figuriamoci se mettiamo insieme 20 o 30 centrali piccoli o grandi che siano.
Sicuramente entro questo mese saranno fissate sia la data dell’udienza per la sospensiva sia la prima seduta della conferenza unificata anche per la centrale a biomasse.
Pontinia 2 aprile 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

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