giovedì 27 luglio 2023

Il Fatto di domani. Clima, Italia al collasso ma il governo taglia dal Pnrr i progetti per l'ambiente (mentre Mattarella striglia i negazionisti). Salario minimo, Meloni prende tempo e butta la palla oltre l'estate. RePowerEu Chi ha vinto: sgravi alle imprese, soldi a Eni, Enel e le altre

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-27-luglio-2023/

La giornata in cinque minuti

PNRR, IL GOVERNO TAGLIA LE OPERE CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. MATTARELLA: “SUL PIANO, TUTTI ALLA STANGA”. Il presidente della Repubblica rispolvera Alcide De Gasperi – durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale – per richiamare all’ordine il governo e i partiti sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Invito tutti a mettersi alla stanga”. Ieri il Fondo monetario internazionale ha sottolineato i rischi per la crescita italiana derivanti dai ritardi lungo il percorso del Pnrr. L’Italia, non è un mistero, arranca. Ad esempio, sulla realizzazione dei posti letto per gli studenti fuori sede, oppure per la costruzione di nuovi asili nido. La terza rata, scaduta il 31 dicembre scorso, è stata approvata solo il 20 luglio dopo una trattativa estenuante con Bruxelles. Ma al prezzo di rinunciare (almeno per ora) ad una parte del bottino: dei 19 miliardi previsti, l’Italia ne incasserà circa 18,5; mezzo miliardo di euro slitterà nella quarta rata. Eppure il governo si era impegnato a incassare l’intera somma, neppure un euro sarebbe dovuto rimanere nelle casse europee. Del resto, l’Italia è indietro anche per la quarta tranche, scaduta il 30 giugno. L’importo della terza dovrebbe arrivare non prima di settembre. La quarta (da 16 miliardi e mezzo) potrebbe tardare fino a fine anno. Il governo, intanto, lavora alla modifica del Piano complessivo da presentare alla Commissione europea entro fine agosto. Oggi si è riunita la cabina di regia. In conferenza stampa, Raffaele Fitto ha annunciato la modifica di 144 misure. “Ridisegnamo il Piano per portare a casa tutti gli interventi”, ha dichiarato il ministro di Fratelli d’Italia. Intanto, però, saltano dal Pnrr 9 progetti da 15,9 miliardi complessivi. La scure ha colpito alcune opere destinate a mettere in sicurezza l’Italia, come le “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico” (cui erano destinati 1,28 miliardi). “Non eliminiamo progetti ma li ricollochiamo”, si è difeso il ministro Fitto. Alcune delle opere stralciate potrebbero passare al Repower Eu, il Piano energetico europeo per affrancarsi dalla dipendenza da Mosca. I soldi del Pnrr per gli interventi tagliati dovrebbero essere impiegati per i progetti realizzabili entro il 2026. Sul Fatto di domani vi racconteremo il futuro del Piano di ripresa e resilienza e la strigliata del Quirinale.


IL QUIRINALE SCHIAFFEGGIA I NEGAZIONISTI DEL CLIMA E MISTER MELONI SBERTUCCIA IL MINISTRO TEDESCO: “TROPPO CALDO? RESTA A CASA TUA NELLA FORESTA”. Dopo l’appello sul Pnrr, Sergio Mattarella fustiga i negazionisti del cambiamento climatico, il giorno in cui Mister Meloni irride il ministro tedesco reo di aver sottolineato la “canicola” italiana. Alluvioni, incendi, caldo torrido e vento fortissimo, chicchi di grandine come palline da tennis: l’intero campionario degli eventi estremi è “legato palesemente alle conseguenze del cambiamento climatico”, ha dichiarato il Colle. Che bolla come “sorprendenti” i dubbi degli scettici e le discussioni sull’allarmismo esagerato degli ambientalisti. Da New York, Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha rincarato la dose, annunciando come la Terra sia passata dal riscaldamento ad “un’era di ebollizione globale”. Eppure pochi giorni fa Andrea Giambruno (giornalista Mediaset e compagno della premier) aveva zittito in trasmissione una collega che citava il rapporto Ipcc sul clima, domandando se l’afa fosse poi una notizia: “Nessun catastrofismo, nessun effetto del cambiamento climatico, è estate e fa caldo, come sempre”. Chissà cosa avrà pensato oggi Giorgia Meloni da Washington, leggendo l’attacco del suo compagno contro il ministro tedesco alla Sanità Karl Lauterbach: “Non ti piace il caldo che fa in Italia? Stai a casa tua, nella Foresta Nera”. Lauterbach aveva twittato durante i giorni più torridi: “Il turismo qui in Italia non ha futuro”. Del resto, la Sicilia versa in condizioni a dir poco critiche, preda di incendi, black out elettrici e scarsità idrica. Sul Fatto di domani torneremo sulle responsabilità di Nello Musumeci, il ministro della Protezione civile di Fratelli d’Italia che ha governato l’isola dal 2018 al 2022. Con un singolare primato: su 31 progetti del Pnrr dedicati al miglioramento della rete idrica in Sicilia, nemmeno uno è stato promosso. Oggi Musumeci ha annunciato il voto di fiducia sul decreto Alluvioni, poi ha dato appuntamento a martedì prossimo per riferire in Aula sui disastri che hanno colpito il Meridione e il nord Italia.


SALARIO MINIMO, MASSIMO PROFITTO: MELONI IN DIFFICOLTÀ GETTA LA PALLA OLTRE L’ESTATE. I numeri dei sondaggi che danno la maggioranza degli italiani favorevoli al salario minimo (anche a destra) devono aver fatto breccia nella granitica convinzione di Giorgia Meloni di affossare la norma voluta anche dalla Ue. Oggi, in un’Aula deserta (solo 7 deputati del centrodestra) la maggioranza ha presentato la richiesta di far slittare la discussione a fine settembre. Sul tavolo c’era la proposta delle opposizioni in materia (tranne il partito di Renzi, come al solito). Una forzatura che ha fatto storcere il naso a sinistre e M5S: “Se volete confrontarvi avete i nostri numeri di telefono. Non scegliete la strada di rinviare il provvedimento. Noi pronti a discutere in Aula anche ad agosto”, ha detto il capogruppo Pd in commissione Lavoro, Arturo Scotto. Dai 5 Stelle Davide Aiello si è invece rivolto al Carroccio: “Il programma della Lega del 2018 introduceva, a pagina 10, come primo punto del programma sul lavoro il salario minimo, quindi chiedo loro chi è che ha cambiato idea?”. Una situazione spinosa. I 9 euro lordi spaventano non solo le imprese, ma anche molti esponenti della maggioranza (e non solo), sensibili al richiamo delle aziende, meno a quello dei circa 3,5 milioni di lavoratori in gravi difficoltà per gli stipendi bassi. E la vicenda cade nel giorno in cui viene certificato che la differenza tra dinamica dei prezzi e dinamica salariale resta superiore ai 6 punti percentuali. Numeri che stridono con i risultati brillanti delle aziende: i dati delle semestrali indicano una crescita degli utili (Enel 3,3 miliardi nel 1° semestre per dire: +52%). Sul Fatto di domani vi daremo conto dell’andamento dei salari a confronto con le performance dei grandi gruppi. Ma ci occuperemo anche dell’ennesimo ritocco dei tassi d’interessi della Bce (+0,25%) e delle ripercussioni negative che avrà su mutui e prestiti, cosa che rischia di compromettere ancora la tenuta economica delle famiglie.


GUERRA IN UCRAINA, IL PENTAGONO: CONTROFFENSIVA ALL’APICE. MELONI NEGLI USA VEDE BIDEN. PUTIN: GRANO GRATIS ALL’AFRICA. I PAESI DEL CONTINENTE: SERVE LA PACE TRA KIEV E MOSCA. Alcune fonti del Pentagono hanno dichiarato al New York Times che è in atto la massima spinta della controffensiva ucraina, lanciata due mesi fa, in virtù di migliaia di rinforzi schierati, molti addestrati ed equipaggiati dall’Occidente, e finora tenuti di riserva. Gli attacchi puntano a sud. Sino ad oggi, per stessa ammissione di Kiev, l’avanzata degli ucraini per riconquistare i territori presi da russi è stata molto lenta. La rivelazione del NYT arriva nel giorno in cui la premier Giorgia Meloni arriva negli Stati Uniti, a Washington, per incontrare il presidente Biden e gli esponenti del Congresso. Il capo della Casa Bianca aveva espresso dubbi sulla figura di Meloni come leader di destra al potere, ma la premier lo ha tranquillizzato dimostrando di essere allineata nello sforzo guidato dagli Stati Uniti per aiutare l’Ucraina. Il tema della guerra è centrale, così come quello del dossier Cina. Meloni ha una posizione difficile: subisce le pressioni degli Usa per uscire dagli accordi commerciali con Pechino della Via della Seta – e molti osservatori danno per scontato che Roma ascolterà i “consigli” americani – ma non può fare uno sgarbo politico a Pechino. Altro summit importante è quello che si tiene in Russia, a San Pietroburgo: al forum Africa-Russia, il presidente Putin ha affermato che Mosca “è in grado di sostituire il grano ucraino sia su base commerciale che sotto forma di assistenza gratuita ai Paesi africani più bisognosi”, aggiungendo: “Nei prossimi 3-4 mesi, saremo pronti a fornire gratuitamente a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana e Eritrea tra 25.000 e 50.000 tonnellate di grano”. Si tratta dunque della soluzione russa alla crisi dell’accordo sul grano con l’Ucraina, interrotto da Mosca il 18 luglio; da quel momento nessuna nave civile può transitare dal Mar Nero in modo sicuro e ieri Kiev ha accusato l’avversario: “Ha bloccato tutti i porti”. Il presidente dell’Unione Africana e leader delle Comore, Azali Assoumani ha approfittato per dichiarare che “oggi è necessario lottare per una pace sostenibile tra Russia e Ucraina. A nome dell’Unione africana, chiedo ancora una volta la pacifica convivenza tra Russia e Ucraina, tra popoli fratelli, tra popoli vicini”. Sul Fatto di domani leggeremo maggiori particolari sia sulla visita della premier Meloni negli Stati Uniti che sul forum a San Pietroburgo.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Open-Renzi, la Consulta dà ragione al senatore. “La procura non poteva acquisire, senza preventiva autorizzazione del Senato, messaggi di posta elettronica e Whatsapp del parlamentare, o a lui diretti, conservati in dispositivi elettronici appartenenti a terzi”. La Corte costituzionale ha accolto il conflitto di attribuzione sollevato dal Senato il 24 febbraio del 2022 nei confronti della Procura di Firenze che indaga sul caso Open, poiché le mail e i messaggi in chat sarebbero equiparabili alla corrispondenza privata.

Sampdoria, caso plusvalenze Juventus: indagato Massimo Ferrero. L’ex presidente della Sampdoria è indagato dalla Procura di Genova. Fondamentali per l’apertura del fascicolo le carte dell’Inchiesta Prisma sulla vicenda plusvalenze della Juventus. La squadra genovese, inoltre, secondo i pm avrebbe goduto di finanziamenti pubblici durante il periodo Covid a cui non aveva diritto in quanto i suoi bilanci erano artefatti dalle false plusvalenze dichiarate.

30 anni dalla strage di via Palestro a Milano. Alle 23 e 14 del 27 luglio 1993, un’autobomba esplose davanti al Padiglione d’arte contemporanea del capoluogo lombardo uccidendo 5 persone: Moussafir Driss, che stava dormendo su una panchina; Alessandro Ferrari, agente della municipale; i tre vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno. La strage di via Palestro viene considerata, pur con numerosi lati oscuri, una parte della strategia terroristica mafiosa.

Saviano-Rai, polemiche sulla sospensione. Tiene banco in casa Rai la sospensione del programma di Roberto Saviano, Insider – faccia a faccia col crimine, quattro puntate già registrate che avrebbero riguardato il sacerdote Peppe Diana ucciso dai casalesi e altri argomenti collegati. Lo stop a Saviano era stato annunciato dall’ad Rai Roberto Sergio, dovuto al rispetto di un codice etico aziendale, infranto secondo l’amministratore delegato per via delle parole di Saviano nei confronti del ministro Salvini. Ma ora a ispirare qualche riapertura è la presidente della Rai, Marinella Soldi che auspica un “supplemento di riflessione interna” sulla vicenda.

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