sabato 29 luglio 2023

A parole nostre. Nove mesi di destra al potere, Urbinati: "Ignoranti e pre-democratici". Rdc addio, così le donne tornano all'inferno

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/a-parole-nostre-del-26-luglio-2023/

“Hanno conquistato tutto e conquisteranno tutto ed è facile, perché la cultura postfascista è questa: trattare la donna così, il machismo, l’ignorante aggregazione tra simili, l’attacco ai diversi. È facile perché è più facile essere razzisti che controllarsi e autolimitarsi”: mancano tre mesi al compimento del primo anno di governo meloniano e la politologa Nadia Urbinati non le manda certo a dire. Nell’intervista che ha realizzato con Elisabetta Ambrosi, ci spiega perché il pericolo non è tanto la questione ideologica (sono fascisti o no), quanto lo scarso livello culturale di questa classe dirigente, che la rende un pericolo per la democrazia.

Con Urbinati diamo l’avvio a una serie di colloqui con professioniste che, ognuna nel proprio campo, possano darci una lettura critica del periodo che stiamo vivendo.

Una delle decisioni scellerate del governo è stata quella di abolire il Reddito di cittadinanza. Ne abbiamo scritto più volte sul Fatto: la misura finirà tra pochi giorni. Oggi Valentina Mira ci racconta l’esperienza emblematica di alcune donne che, perdendo il sussidio, saranno costrette a tornare in situazioni di seria difficoltà o, addirittura, di grave pericolo.

Con Nicola Dammacco intraprendiamo, invece, un viaggio nella lingua italiana, capace di umiliare le donne persino nei proverbi. Qualche anno fa, Tullio De Mauro aveva analizzato le decine di insulti che le parole riservano al genere femminile. Con l’aiuto di linguiste e scrittrici, andremo a fondo nei modi di dire italiani, per capire da dove traggano origine.

Per la pagina letteraria, ci occupiamo di un romanzo in forma di poesia: Sarai Shavit, voce giovane ma già affermata del panorama israeliano, ci consegna una storia d’amore classica (la relazione clandestina tra una studentessa e uno scrittore affermato) attraverso le pagine poetiche di una lettera, scritta da lei a lui vent’anni dopo.

Torna, infine, il nostro appuntamento satirico: la matita di Amalia Caratozzolo questo mese se la prende con i 50enni e la loro regressione allo stato adolescenziale. Altro che uomini maturi…

Buona lettura.

A cura di Silvia D’Onghia

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L'intervista

Destra al potere, Nadia Urbinati: “Una classe dirigente scadente e pre-democratica”

Docente di Scienze politiche alla Columbia: “Hanno conquistato e conquisteranno tutto, perché la cultura postfascista è questa: il machismo, l’ignorante aggregazione tra simili, l’attacco ai diversi. È più facile essere razzisti che controllarsi e autolimitarsi”

di Elisabetta Ambrosi

La misura anti-povertà

Reddito di cittadinanza, addio: così le donne sono costrette a tornare a casa

Ultimi giorni per i percettori della misura che, dal 2019, ha aiutato fino a 1,4 milioni di persone all'anno. Così chi si era emancipata (anche da situazioni violente) dovrà ricominciare daccapo

di Valentina Mira

Proverbi e insulti

Chi dice donna dice danno: viaggio a puntate nella lingua che discrimina

Decine di modi di dire su aspetto fisico, posizione sociale, carattere, attitudine. Sentiremo linguiste, saggisti, scrittrici per comprendere da dove nasca questa orribile “saggezza popolare”

di Nicola Dammacco

Il romanzo

Lettera d’amore e d’assenza: l’israeliana Shavit e la poesia di una storia proibita

La più classica delle relazioni (una giovane aspirante scrittrice e uno scrittore famoso e sposato) narrata in versi. Un percorso letterario che ci indica la strada corretta per immagazzinare i ricordi

di Silvia D’Onghia

Daje de prostata

Adolescenti coi capelli bianchi: vedi un cinquantenne e poi fuggi (in geriatria)

Ci illudiamo di aver trovato finalmente un uomo maturo, uno che conosce l'amore, ha già dei figli e sa come comportarsi. Avvertenza: dovremmo prima parlare con la sua ex...

di Amalia Caratozzolo

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