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Traffico cittá italiane: Quante ore perdiamo in coda all'anno?
Vi siete mai chiesti quanto tempo perdiamo al giorno imbottigliati nel traffico? In questo articolo, grazie agli ultimi dati rilasciati dal Traffic Index Ranking, spiegheremo come le ore perse negli spostamenti dipendono dalla città in cui si vive.
Con l’arrivo della bella stagione riprende la voglia di viaggiare e aumentano le ore che spendiamo in macchina. Ma soprattutto, le ore che perdiamo nel traffico. Nel 2021 Palermo era al primo posto come città più congestionata d'Italia con 82 ore pro capite perse ogni anno nel traffico, seguita da Roma con 75 ore.
Quali sono le Peggiori Cittá Italiane per Tempo perso in Coda?
Secondo i dati della Commissione Europea, ogni anno perdiamo in media 38 ore fermi in coda nelle nostre automobili, uno dei numeri più elevati d'Europa, abbassando ancor di piú l’efficienza energetica. Questo può essere dovuto all’alto tasso di motorizzazione in Italia, circa 655 autovetture ogni 1.000 abitanti, inferiore in Europa soltanto al Lussemburgo.
L’automobile è il mezzo di trasporto preferito dagli italiani e ciò lo confermano le ore sprecate in coda ogni volta che dobbiamo entrare o uscire dalla città nelle rush hours, o in occasione del “grande esodo” in occasione delle ferie estive.
Qui sotto sono riportati i dati del Traffic Index Ranking calcolato dalla celebre multinazionale TomTom, specializzata in servizi per la navigazione stradale. I numeri indicati tengono conto del tempo in più che impieghiamo per spostarci rispetto a condizioni di flusso normale.
Traffico: Insostenibile per la Salute, l’Economia e l’Ambiente
Il traffico, oltre a essere una notevole perdita di tempo, causa di svariati costi di tipo sociale ed ambientale.
Dal punto di vista dell'impatto che ha sull’ambiente:
i trasporti sono, insieme agli edifici, le maggiori fonti di emissioni di CO2 a livello urbano.
In Italia i trasporti sono responsabili di 1/4 delle emissioni di gas serra. In particolare, dicono i dati dell’ISPRA, il 92,6% delle emissioni è prodotto dal trasporto su strada.
L’impatto sulla nostra salute è ancora piú visibile considerando:
l’incidentalità stradale (in Italia ci sono 9-10 vittime al giorno)
l’inquinamento atmosferico (che produce silenziosamente 90 mila vittime ogni anno in Italia )
l’inquinamento acustico (incide sul benessere e la salute mentale di chi vive in città).
Uno studio recente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità collega il traffico a una serie di effetti negativi sulla salute: disturbi del sonno, malattie cardiovascolari e metaboliche, stress e ansia.
L’impatto a livello Economico
l'Agenzia Europea dell'Ambiente stima che l'impatto del traffico in termini di emissioni di CO2, gas inquinanti e incidenti pesi addirittura per il 6,6% del PIL europeo.
Inoltre, si stima che il valore del tempo complessivamente perso in congestioni stradali si aggiri su cifre dell’ordine dei miliardi di euro, a livello nazionale.
Come possiamo Combattere Il Traffico?
La soluzione per combattere il traffico esiste e si chiama mobilità green, ossia il muoversi a piedi, in bici e con i mezzi pubblici. Dato positivo: in Italia gli spostamenti sostenibili sono aumentati dell’8,5% negli ultimi quattro anni. Ma, purtroppo, non è abbastanza.
È risaputo che molte volte facciamo largo uso dell’auto anche quando non c’è un effettivo bisogno. E spesso, i benefit, come l’essere autonomi, sono superati dai costi: inquinamento, stress, tempo perso, difficoltà di parcheggio etc, specialmente se residenti in metropoli come Roma e Milano. Nonostante ciò, negli ultimi quattro anni gli spostamenti sostenibili sono aumentati in Italia dell’8,5% anche grazie alla crescente mobilità elettrica sostenuta da energia green.
Un grande ruolo viene giocato dalla pianificazione urbanistica delle città che si occupa delle infrastrutture per le due grandi alternative all’automobile: il trasporto pubblico e la mobilità ciclabile.
Sempre più città in Europa stanno adottando strategie per combattere il traffico.
Tra le principali:
miglioramento del trasporto pubblico
estensione delle piste ciclabili
potenziamento dei servizi di mobilità condivisa
Oltre a queste misure, diverse città stanno ripensando la mobilità urbana con l'obiettivo di rendere l'utilizzo di mezzi pubblici o della bici una scelta più sicura e conveniente rispetto all'auto. Alcuni esempi sono: la pedonalizzazione di intere zone della cittá, il ridimensionamento della viabilitá per includere piste ciclabili, la trasformazione di parcheggi in parchi pubblici, la riduzione delle carreggiate per aggiungere verde e zone pedonali.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/
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