tratto da https://www.snpambiente.it/2021/10/13/valutazione-delle-comunita-ittiche-nel-monitoraggio-ecologico-dei-fiumi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=valutazione-delle-comunita-ittiche-nel-monitoraggio-ecologico-dei-fiumi
Valutazione delle comunità ittiche nel monitoraggio ecologico dei fiumi
In base a quanto previsto dalla Direttiva Quadro sulle Acque – 2000/60 UE – ARPAT determina la qualità delle acque superficiali utilizzando come bioindicatori gli organismi acquatici quali macroinvertebrati, macrofite e diatomee. Per quanto riguarda l’indicatore fauna ittica, previsto anch’esso dalla Direttiva, ARPAT ha avviato i primi campionamenti a livello sperimentale nella primavera del 2020, […]
Per approfondimenti leggi: “Caratterizzazione, classificazione e tutela della fauna ittica della Toscana ai fini dell’integrazione del Piano di tutela delle acque”.
Il metodo ufficiale, approvato in Italia nel 2017 con il manuale Ispra-Snpa NISECI (Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche), prevede complesse e specifiche modalità di campionamento ed analisi della struttura delle popolazioni ittiche (composizione, abbondanza e struttura di età). Il metodo prevede che l’applicazione sia possibile solo su corsi d’acqua guadabili, la cui lunghezza del tratto monitorato è standardizzata e fissata dai criteri descritti nel manuale. I pesci catturati vengono trattati con anestetico naturale. Terminato il tratto da campionare, si procede speditamente alla determinazione tassonomica di ogni individuo raccolto, alla misurazione di peso e lunghezza prima della reimmissione nel corso d’acqua.
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