"Il 15 ottobre sono stati emanati 7 bandi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr) da parte del Mite (Ministero Transizione Ecologica) per un totale di 2,1 miliardi di euro. Essi riguardano interventi per 1,5 miliardi per la gestione dei rifiuti, indirizzati a gestori di raccolta rifiuti e ai comuni, e 600 milioni sempre nello stesso ambito rivolti ad aziende private del trattamento Rifiuti Elettrici ed Elettronici, riciclo carta-cartone, plastica e tessili. Sono esclusi progetti di incenerimento, combustione di rifiuti nei cementifici (Combustibile Solido Secondario) e comunque impianti di trattamento residui urbani residui.

Nonostante questa precisazione indotta dall’Ue, però, anche se in modo soft, sono previsti finanziamenti per impianti di produzione di metanolo/etanolo/idrogeno da rifiuti secondo i processi waste to fuel (riciclo chimico), che invece l’Europa esclude proprio per quanto viene detto in premessa dei bandi stessi, in quanto rientrano negli interventi a rischio di compromettere lo sviluppo dell’Economia Circolare (non arrecare significativo rischio – do not significant harm)."