di Luisiana Gaita il fatto quotidiano online Emergenza e piani nazionali climatici. Ruoterà attorno a questi due focus la Conferenza mondiale sul clima (Cop 25), che si apre oggi (2 dicembre) a Madrid (dopo che il Cile ha rinunciato a organizzarla a causa dei recenti disordini interni, pur mantenendone la presidenza) e alla quale partecipano 196 Paesi, oltre all’Ue. Ma mentre l’emergenza è una certezza, i piani che gli Stati devono aggiornare ogni cinque anni, altrimenti noti...
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il 2 dicembre iniziano le due settimane di lavori delle Nazioni Unite. Dal 2015 diversi studi internazionali hanno mostrato che gli obiettivi che si sono posti gli Stati, anche qualora fossero rispettati, si rileverebbero insufficienti rispetto a un aumento di temperatura destinato a superare la soglia dei 2 gradi. Da qui il monito del segretario generale dell’Onu, António Guterres, che ha invocato azioni concrete e non i soliti annunci e promesse
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