Anche
questa notte o mattina alberi caduti, strade interrotte, corrente elettrica
saltata. Ormai basta un banale temporale, previsto ovviamente, per mettere in
crisi o in pericolo la vita e le attività della nostra provincia. E’ il 4. Caso
rilevante nel 2019 e il 6. Dal 29/10/2018. Eppure non abbiamo imparato nulla, a
giudicare dagli effetti. La rete elettrica, così come le strade, scontano
scarsa manutenzione e prevenzione, impianti obsoleti, asfalti non adatti. A
tutto questo si aggiunge la mancata manutenzione e cura degli alberi. Qualsiasi
bambino alle elementari impara la necessità degli alberi e della loro funzione.
Greta e il suo movimento hanno insegnato, quello che gli scienziati ci dicono,
inutilmente vista la classe politica e dirigente, la necessità di piantare
alberi e di cambiare stili di vita. L’attuale, come concordano diversi studi
scientifici, da decenni, in diversi parti del mondo, che la pianura pontina e
quella fondana saranno allagate entro questo secolo, con questo stile di vita.
Questi eventi atmosferici, sempre più violenti, proprio a causa della mancata
prevenzione, ci evidenziano la fragilità di un sistema insostenibile.
Francamente non comprendo di quale altre evento ci sia bisogno prima che la
classe dirigente e politica apra gli occhi per difendere il suo territorio. Chi
oggi annuncia grandi opere che non saranno mai fatte (per motivi tecnici,
economici, di rete, oppure irrealizzabili dal punto di vista geologico), nate
da una legge definita criminogena da Cantone sembra lo voglia fare o per
nascondere il fallimento o l’incapacità o per strappare il solito inutile
applauso. Ma nessuno di questi eroi dei super appalti (che quasi sempre finiscono
in inchieste) che creano danni di milioni per la collettività, come già
accertato dalla Corte dei Conti per l’autostrada, ci spiega come mai da anni la
ferrovia per Terracina è interrotta, la SR 156 dei Monti Lepini frana da tutte
le parti, la nuova nessuno sa se verrà mai completata. Nessuno ci spiega perché
abbiamo perso decine di milioni per il raddoppio della SR 156 e della
Bassianese, miliardi di euro per la messa in sicurezza della Pontina e della SS7
Appia (nelle province di Roma e Latina). Nessuno ci dice come mai non ci sia
stata prevenzione per evitare il crollo della Pontina e la morte di un poveretto.
Oppure si siano attesi oltre 3 anni per riparare il ponte della Migliara 45 o
realizzare la rotatoria nell’incrocio della via Segheria con Zì’ Maria e via
Piscina Scura annunciato da oltre 2 anni… l’elenco è lungo e lo conoscete. Una
provincia che non riesce a raggiungere percentuali dignitose per la raccolta
differenziata o che non riesce a prevenire roghi annunciati di capannone
abbandonati o incustoditi o con rifiuti. Vergognoso, semplicemente vergognoso
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