domenica 1 luglio 2018

chiusura della bonifica della discarica di Borgo Montello, titolava l'incontro dell'altra sera a Borgo Bainsizza, esattamente quando è cominciata questa bonifica? e quale esito hanno avuto le ricerche dei materiali inquinanti, dei fusti tossici? quando è stato approvato il progetto? come è stato effettuato? quando è ripreso il monitoraggio dell'inquinamento delle falde? chi ha scritto della chiusura della bonifica conosce i dati ufficiali della commissione bicamerale contro le ecomafie?

 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI
 E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI

Relazione sul ciclo dei rifiuti di Roma Capitale e fenomeni illeciti nel territorio del Lazio
(Relatrici: Sen. Paola Nugnes, Sen. Laura Puppato)
Approvata dalla Commissione nella seduta del 20 dicembre 2017
7.                    La questione degli illeciti ambientali nel Basso Lazio
 7.1 La discarica di Borgo Montello 
(pag. 348) Anticipando quanto si dirà oltre in dettaglio,  il primo elemento di rilievo riguarda la presenza di rifiuti industriali – anche pericolosi – nell'area di Borgo Montello. Questo elemento ha una importanza chiave anche, e soprattutto, nella fase di bonifica del sito. Dalla documentazione ufficiale raccolta nel corso dell'inchiesta parlamentare non sono emersi approfondimenti istituzionali in questo senso. La regione Lazio, interpellata sul punto, non ha fornito elementi conoscitivi, evidenziando una lacuna istruttoria... Vi è stato un conferimento di rifiuti pericolosi di origine industriale nell'area denominata 2B, come accertato nel corso del processo di primo grado nei confronti di Adriano Musso, amministratore della società Ecotecna,.. di una discarica per rifiuti pericolosi... (pag. 349) Vi sono poi tanti elementi – concordanti tra di loro – che portano a ritenere altamente probabile – se non sicura – la presenza di rifiuti industriali anche nella zona della discarica a cavallo tra gli invasi S3-S1 (area attualmente gestita, in post mortem, dalla società Ecoambiente)....Anche in questo caso l'impatto ambientale potrebbe essere di rilievo. L'area indicata dai testimoni si trova all'interno della zona utilizzata fin dal 2000 dalla societa Ecoambiente per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani. Nel 1998 la società aveva presentato un progetto di messa in sicurezza che escludeva la presenza di rifiuti pericolosi, realizzando un sistema di barramento idraulico con un polder(pag. 358 cartaceo) Fondamentalmente si tratta di inquinanti organici di cloro propano, che veniva misurato in questi pozzi.... Sulla questione dell’interramento di rifiuti industriali a Borgo Montello non ne so nulla”.(pag. 367) Domanda: Piombo, Cadmio, Cromo e Nichel sono fattori diretti d'inquinamento?
Sì.
Domanda: Da cosa possono derivare?
Dai rifiuti depositati ma non sono in grado di riferire la tipologia di rifiuto da cui possa derivare... Chiarucci ha aggiunto alcuni elementi in relazione al sito B2 (area delle discarica destinata in passato a ricevere rifiuti speciali industriali, vedi oltre)Domanda: Cosa era il sito B2?... sulla tipologia di rifiuti speciali attraverso un'indagine con delle trivellazioni per escludere la presenza di rifiuti tossici pericolosi. Tale operazione durò circa una mesata alla fine degli anni '90"... Tale assenza di informazioni appare grave... Tra il 1990 e il 1993 fu infatti la stessa regione ad autorizzare - con un provvedimento decisamente atipico, come vedremo - lo stoccaggio di rifiuti speciali anche pericolosi all'interno di un invaso del sito di Borgo Montello... Le conclusioni hanno, in sintesi, evidenziato:
a) per la sostanza 1,2 dicloropropano è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC in 28 campioni, pari al 18,7 per cento del totale, all'interno  dell'area della discarica;
b) per la sostanza 1,4 diclorobenzene  è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC in 27 campioni, pari al 18 per cento del totale, all'interno dell'area della discarica;
Per quanto riguarda questi due indicatori la maggior presenza è stata rilevata attorno all'opera di isolamento idraulico (polder), realizzato all'inizio degli anni 2000 nell'area gestita dalla società Ecoambiente (siti S1 S2 e S3).c) per la sostanza ferro è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC in 77 campioni, pari al 33 per cento del totale, con una presenza prevalente all'interno dell'area della discarica; le massime concentrazioni sono state rilevate in prossimità del citato polder;
d) per la sostanza manganese è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 60 per cento dei campioni;
e) per la sostanza arsenico è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 30 per cento dei campioni;
f) per la sostanza piombo è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 14 per cento dei campioni (presenza giudicata sporadica dall' ISPRA);
g)  per la sostanza solfati è stata rilevata una concentrazione superiore alle CSC nel 3,9 per cento dei campioni della rete interna e nel 3 per cento della rete esterna all'area della discarica. Sono stati infine rilevati superamenti occasionali di altre sostanze: idrocarburi totali (1), cloroformio (3), cloruro di vinile (2); in concentrazioni inferiori alle CSC: benzene, toluene, p-xilene, 1,1 dicloroetano, 1,2 dicloroetilene, tricloroetilene e tetracloroetilene.
L' ISPRA così conclude lo  studio: “In considerazione del fatto che sono stati riscontrati superamenti delle CSC ai punti di conformità, si ritiene che ai sensi della normativa vigente (Parte Quarta, Titolo V, del decreto legislativo n. 152 del 2006 e ss.mm.ii.) corra l'obbligo alle ditte di intervenire con misure di messa  in sicurezza e/o bonifica delle acque sotterranee”. Viene inoltre ritenuto indispensabile il proseguimento del monitoraggio da parte di ARPA Lazio, con prelievi almeno semestrali....(pag. 378) L'elenco che segue, dunque, è parziale e si riferisce solo periodo di sette mesi indicato:
 - Fango di depurazione reflui nella produzione di sapone e detergenti sintetici. Produttore Colgate Palmolive di Anzio.
- Scorie metalliche sottoposte a lavaggio. Produttore Consortium di Ferentino.
- Materiale eternit proveniente dalla demolizione di tettoie raccolte presso lo stabilimento IRBI di Pomezia.
- Fango originato da impianto di depurazione per rifiuti organici servizi igienici, residui di fermentazione terreni produzione antibiotici. Provenienza IRFI di Ferentino.
- Fango da depurazione in processo di materie prime per la produzione di saponi e detergenti, indicato come “tripolifosfato di sodio su pallets”. Società Gezia navigazione spa, Anzio Padiglione.
- Fango di depurazione biologica prodotto in Cantina Produttori Frascati a Vermicino (Roma).
- “Polvere” ottenuta in impianto di depurazione delle acque reflue di processo di zincatura, fango secco trattato con fitopressa. Stabilimento Pisanti srl di Pomezia.
- Fango da depurazione, definito di natura organica, originato dalla depurazione delle acque reflue, processo con detergenti e saponi liquidi. Impianto Novembal di Sezze.
- Morchie di cabina di verniciatura. Società Devoto Claudio di Cisterna di Latina.
- Fango da depurazione di acque provenienti dal depuratore Consorzio per il nucleo di industrializzazione di Rieti – Cittadella.
- Scarti di pulizia, materiale disomogeneo di carta, plastica, vetro, polistirolo. Sigma Tau, Pomezia.
- Fanghi biologici stabilizzati, palabili. Impianto di depurazione a fanghi attivi per le acque dei servizi, cucine e “altro”. Biosint, Sermoneta.
- Terriccio e sansa proveniente dalla pulizia dei luoghi di stoccaggio della Pasqualini  spa, Cisterna di Latina.
- Fango industriale da cartiera. Cartiera di Subiaco.
- Fango filtro-pressato ottenuto nella depurazione dei reflui dalla produzione bibite. Terme di Recoaro, Castrocielo (Frosinone).
- Polietilene, carta, plastica sporca, pittura a fase acrilica indurita derivanti da ex imballi. Rover colori e vernici, Aprilia.
- Fango di natura prevalentemente organica da depurazione acque reflue da lavorazione dell'orzo. Orzo Saplo, Pomezia.
- Eternit obsoleto, disomogeneo, da demolizione tettoie. Ditta di produzione farmaceutici di Roma (nome non comprensibile sulla copia della perizia).
- Fango originato da produzione alimentare. Ica foods, Pomezia.
- Fango proveniente dalla depurazione di acque reflue miste. Klopman, Frosinone. L'elenco, come detto, è parziale, anche se indicativo dei rifiuti smaltiti nel sito B2. I periti hanno però ricostruito la scansione temporale della tipologia di rifiuti potenzialmente conferibili nell'impianto, partendo dalle diverse ordinanze della regione Lazio, con le modifiche subentrate a seguito delle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. Nel periodo indicato vi è stata, dunque, una “finestra temporale” di circa due anni per l'accettazione dei rifiuti pericolosi.

21.02.1990
26.03.1990
Rifiuti speciali non tossico nocivi
26.03.1990
18.05.1990
Rifiuti speciali, anche tossico nocivi
18.05.1990
11.12.1990
Rifiuti speciali non tossico nocivi
11.12.1990
09.04.1991
Nessun rifiuto
09.04.1991
09.04.1992
Rifiuti speciali, anche tossico nocivi
14.04.1992
31.12.1992
Rifiuti speciali, anche tossico nocivi

 (pag. 380) In particolare, secondo la perizia e la sentenza di primo grado della Pretura di Latina, i rifiuti speciali “tossico nocivi” sicuramente conferiti in questo periodo sono:
- fanghi di depurazione di impianti di produzione di composti farmaceutici
- morchie di verniciatura
- fanghi di depurazione di impianti di produzione ed utilizzazione di composti chimici... nell’area denominata S0. Secondo la fonte in realtà i “fusti” si trovavano in un altro invaso. (pag. 386) Comparando la mappa fornita dal teste A con la mappa allegata all’informativa della Squadra mobile di Latina si nota la coincidenza dei due punti, che distano uno dall’altro pochi metri, ambedue a cavallo tra l’invaso S3 e l’invaso S1. Nessun testo alternativo automatico disponibile.
 (immagine della discarica di Carla Piovesan https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2045180998890702&set=a.115067915235363.20195.100001964667270&type=3&theater)








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