sabato 28 luglio 2018

WWF e le tigri: Il miracolo del piccolo Saikhan

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Oggi vogliamo raccontarvi la storia del piccolo Saikhan, un piccolo di tigre colpito da un bracconiere in Russia e che ora è tornato libero. Era il gennaio del 2017 quando, nel pieno dell’inverno in Russia, il dipartimento di caccia della provincia di Primorsky è stato avvisato della presenza di cucciolo di tigre gravemente ferito. Una squadra è immediatamente partita per fornire un primo intervento di emergenza: quando i soccorritori hanno trovato la tigre, si sono accorti c...
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WWF.IT
Un piccolo di tigre di 5 mesi colpito da un bracconiere è stato salvato e curato e ora è tornato in libertà

Oggi vogliamo raccontarvi la storia del piccolo Saikhan, un piccolo di tigre colpito da un bracconiere in Russia e che ora è tornato libero. Era il gennaio del 2017 quando, nel pieno dell’inverno in Russia, il dipartimento di caccia della provincia di Primorsky è stato avvisato della presenza di cucciolo di tigre gravemente ferito. Una squadra è immediatamente partita per fornire un primo intervento di emergenza: quando i soccorritori hanno trovato la tigre, si sono accorti che il cucciolo aveva appena cinque mesi.
La squadra di soccorso ha notato subito alcune impronte, che suggerivano la presenza del fratello e della madre del cucciolo nelle vicinanze, ma non c’era nulla che la famiglia potesse fare per aiutare il piccolo ferito. Il piccolo era stato colpito al naso, molto probabilmente dal proiettile di un bracconiere, che gli aveva lasciato una terribile ferita sanguinante sul muso.
Le lesioni del tigrotto erano davvero gravi e i soccorritori non erano sicuri che il piccolo cucciolo di tigre sarebbe sopravvissuto, ma lo ha portato immediatamente al centro di riabilitazione per animali di Alekseevka. Il tigrotto è stato messo in quarantena, all’interno di un box riscaldato, dove sembrava che le sue condizioni si fossero stabilizzate, ma solo una settimana dopo, ha avuto una forte crisi respiratoria: ancora una volta la piccola tigre si trovava a lottare per restare in vita. 
La squadra di soccorso, altamente qualificata per le operazioni di salvataggio delle tigri, aveva già affrontato operazioni di questo tipo, ma le ferite del cucciolo erano molto più complicate di quelle che trovavano davanti di solito. Per questo è stata convocata una commissione speciale composta da Pavel Fomenko, ranger ed esperto di tigri per il WWF, a cui hanno collaborato altri specialisti, istituti di ricerca e il governo, che ha ritenuto necessario un intervento urgente per salvare la vita del piccolo di tigre: una procedura difficile e rischiosa.
Contro tutte le previsioni, l’operazione è riuscita. I soccorritori hanno descritto la sopravvivenza del cucciolo di tigre come un miracolo e gli hanno dato un nome: Saikhan. Il merito di questo successo va al centro per le tigri di Amur, che si è occupato dei trattamenti e delle cure mediche del piccolo Saikhan, fino a quando non si è ripreso del tutto. Il WWF ha acquistato anche alcune videocamere per sorvegliare Saikhan, che è rimasto in quarantena fino alla guarigione dalle terribili ferite che aveva sul muso.  
Per animali intelligenti come le tigri, tuttavia, è importante poter giocare con i loro simili durante il periodo di crescita. Per fortuna il piccolo Saikhan, prima di essere rimesso in libertà, è stato sistemato in un recinto con una piccola femmina di tigre, che poco prima di lui era stata salvata da un simile attacco. Il WWF ha dotato il recinto di un sistema video per tenere d’occhio le tigri e monitorare costantemente i loro progressi: i due cuccioli sono cresciuti gradualmente, si sono avvicinati e hanno giocato insieme per tutto il tempo. 
«I due cuccioli hanno condiviso un destino comune. Entrambi hanno perso la madre e sono rimasti feriti». Racconta Sergei Aramilev, il direttore dell'Amur Tiger Center che aggiunge: «Sono cresciuti insieme, insieme hanno giocato e imparato a cacciare. I giochi dei cuccioli all’apparenza possono sembrare divertenti, ma sono il modo che i piccoli di tigre hanno per imparare ad attaccare la futura preda e a difendersi dai nemici». Saikahn ce l’ha fatta e ora vive libero in natura.

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