martedì 22 agosto 2017

#Latina – Delitto di Don Boschin, la verità nelle parole di un suo stretto collaboratore?

Potrebbe essere Don Felipe la persona informata sui fatti che verrà ascoltata dopo la riapertura delle indagini sulla morte di Mons. Cesare Boschin, il coraggioso parroco di Borgo Montello, ucciso nel 1995. Don Felipe in quei giorni era uno stretto collaboratore dell’anziano prelato barbaramente ucciso, per cui la sua testimonianza potrebbe essere utile agli inquirenti. Monsignor Cesare ha sempre avversato la presenza della discarica di rifiuti a Borgo Montello, battendosi per anni in modo evidente e concreto.
Don Felipe nato a Jardin in Colombia nel 1948, e ordinato sacerdote nel 1975 a Medellin, si è trasferito una prima volta a Roma dal 1988 al 1990 per studiare e laurearsi in teologia biblica. Conseguita la laurea è ritornato nel suo paese ma nel 1991 viene accusato dalla polizia colombiana di essere un guerrigliero comunista e solo grazie all’aiuto del vescovo monsignor Eladio Acosta Arteaga, in collaborazione con l’allora vescovo di Albano monsignor Dante Bernini, trova riparo in Italia. Qui, dopo aver prestato servizio pastorale per quattro mesi a Borgo Montello nel 1995, diviene parroco nell’ottobre del 1991 della chiesa di San Giuseppe di Casalazzara dove rimane fino al febbraio 2002, data in cui viene trasferito nella chiesa dello Spirito Santo del quartiere Toscanini a Aprilia.
Paolo Iannuccelli https://seicolonne.com/2017/08/22/latina-delitto-di-don-boschin-la-verita-nelle-parole-di-un-suo-stretto-collaboratore/

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