E' stata un'estate tragica per chi combatte il bracconaggio. Nell'ultimo mese i cacciatori di frodo hanno ucciso ben 12 persone, fra l'Africa e l'America Latina: 11 ranger, un portatore e un attivista animalista, Wayne Lotter. Un bilancio di sangue pesantissimo, che dimostra come l'uccisione e la cattura di specie protette sia diventata una ricca fonte di guadagno per organizzazioni malavitose locali, con collegamenti internazionali.
Il 14 luglio, nel parco di Okapi nella Repubblica democratica del Congo, una banda di ribelli Mai Mai, che vivono di bracconaggio e miniere clandestine, ha attaccato un gruppo di giornalisti internazionali e ranger di scorta. Quattro ranger congolesi e un portatore sono rimasti uccisi.
Un caporale della brigata anti-bracconaggio del Mali, Suleyman Tangara, che difendeva gli ultimi elefanti del deserto, è rimasto ucciso il 14 agosto (insieme a un peacekeeper dell'Onu) dopo essere intervenuto in soccorso di una base militare delle Nazioni Unite, attaccata dai terroristi.
Lo stesso giorno, nel parco di Virunga, nella Repubblica democratica del Congo, i ribelli Mai Mai hanno ucciso tre ranger che pattugliavano la zona dove vivono gli ultimi gorilla.
Quest'anno sono stati ben 8 i guardaparco uccisi a Virunga.
In Messico, nello stato dell'Oaxaca, cacciatori di frodo hanno ucciso a metà agosto un guardaparco e biologo del parco nazionale di Chacahua, Gabriel Ramos Olivera, 37 anni, che proteggeva tartarughe e alligatori della locale laguna.
A Dar es Salaam, capitale della Tanzania, il 16 agosto due uomini armati hanno ucciso l'attivista animalista sudafricano Wayne Lotter, 51 anni, fondatore della Pams Foundation, che aiuta i governi africani nella lotta al bracconaggio. La ong di Lotter, ex ranger, finanziava il corpo investigativo della Tanzania, la Ntsciu, che combatte i bracconieri di elefanti e rinoceronti. Gli investigatori sostenuti dall'attivista avevano arrestato la più grande trafficante di avorio del paese, la cinese Yang Feng Glan, detta "la regina dell'avorio". Per il suo lavoro, Lotter aveva già ricevuto numerose minacce di morte.
Il 18 agosto, i bracconieri in Brasile hanno ucciso in un'imboscata un ranger nel parco nazionale Serra di Capivara, nella regione nordorientale del Piaui. Altri due colleghi della vittima, che si chiamava Edilson Aparecido da Costa Silva, sono rimasti feriti.
Il 14 luglio, nel parco di Okapi nella Repubblica democratica del Congo, una banda di ribelli Mai Mai, che vivono di bracconaggio e miniere clandestine, ha attaccato un gruppo di giornalisti internazionali e ranger di scorta. Quattro ranger congolesi e un portatore sono rimasti uccisi.
Un caporale della brigata anti-bracconaggio del Mali, Suleyman Tangara, che difendeva gli ultimi elefanti del deserto, è rimasto ucciso il 14 agosto (insieme a un peacekeeper dell'Onu) dopo essere intervenuto in soccorso di una base militare delle Nazioni Unite, attaccata dai terroristi.
Lo stesso giorno, nel parco di Virunga, nella Repubblica democratica del Congo, i ribelli Mai Mai hanno ucciso tre ranger che pattugliavano la zona dove vivono gli ultimi gorilla.
Quest'anno sono stati ben 8 i guardaparco uccisi a Virunga.
In Messico, nello stato dell'Oaxaca, cacciatori di frodo hanno ucciso a metà agosto un guardaparco e biologo del parco nazionale di Chacahua, Gabriel Ramos Olivera, 37 anni, che proteggeva tartarughe e alligatori della locale laguna.
A Dar es Salaam, capitale della Tanzania, il 16 agosto due uomini armati hanno ucciso l'attivista animalista sudafricano Wayne Lotter, 51 anni, fondatore della Pams Foundation, che aiuta i governi africani nella lotta al bracconaggio. La ong di Lotter, ex ranger, finanziava il corpo investigativo della Tanzania, la Ntsciu, che combatte i bracconieri di elefanti e rinoceronti. Gli investigatori sostenuti dall'attivista avevano arrestato la più grande trafficante di avorio del paese, la cinese Yang Feng Glan, detta "la regina dell'avorio". Per il suo lavoro, Lotter aveva già ricevuto numerose minacce di morte.
Il 18 agosto, i bracconieri in Brasile hanno ucciso in un'imboscata un ranger nel parco nazionale Serra di Capivara, nella regione nordorientale del Piaui. Altri due colleghi della vittima, che si chiamava Edilson Aparecido da Costa Silva, sono rimasti feriti.
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