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giovedì 10 agosto 2017
Canarie invase da alghe tossiche: il global warming non risparmia le isole dell'"eterna primavera"
Le acque e il litorale di Tenerife vittime della "segatura di mare" prodotta da un microrganismo che prolifera in particolari condizioni di caldo e afa. La bandiera rossa non trattiene i bagnanti, che rimediano forti irritazioni cutanee. "Colpa del riscaldamento"
di ARTURO COCCHIalle sole Canarie è allerta alghe tossiche. I turisti (nell'isola ne arrivano 13 milioni dl'anno solo dall'estero) sono stati messi in guardia sui microrganismi, che stanno proliferando nel mare delle isole spagnole e affiorando in superficie proprio davanti alle spiagge affollate di bagnanti. In particolare a Tenerife, meta molto gettonata in questo periodo dell'anno, molte persone, dopo il bagno sono uscite dall'acqua riportando varie irritazioni cutanee, dopo essere venute a contatto probabilmente con la sottile alga, la cosiddetta "segatura di mare". Ma purtroppo, spesso, la bandiera rossa che a livello internazionale indica il divieto di balneazione, che è stato affisso in una parte delle spiagge di Las Teresitas, a Santa Cruz de Tenerife, la capitale dell'isola, viene bypassata o ignorata. Men che meno vengono prese in considerazione le bandiere gialle, che sul resto dell'arcipelago raccomandano semplicemente la prudenza.
"Dalla fine di giugno abbiamo visto molte fioriture di microalghe" ha spiegato in un comunicato Jose Juan Aleman, direttore del dipartimento di Salute pubblica nelle Canarie. "E' un fenomeno naturale e temporaneo che scomparirà" una volta fatto il suo corso, ha aggiunto il direttore, affermando che "il riscaldamento globale sta sicuramente aiutando la proliferazione delle alghe" e spiegando che simili invasioni infestano altre spiagge della costiera spagnola.
Si tratta di un tipo di batterio, il Trichodesmium erythraeum, che "contiene una tossina che può portare all'irritazione della pelle e quindi alla dermatite", perciò "bisogna evitare di avere contatti sia in acqua che sulla sabbia", ha aggiunto Aleman.
La bandiera rossa sulla spiaggia de Las Teresitas
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"In questo momento nell'arcipelago si ha la concomitanza delle condizioni ideali per la proliferazione di queste microalghe - ha spiegato Marta Sansón, docente di biologia vegetale all'Università de La Laguna, di Tenerife - Assieme all'aumento della temperatura dell'acqua e a quello dell'ambiente, si registra infatti la formazione di una foschia ricca di polvere del Sahara, che è ricca di ferro, nutriente perfetto per questi microrganismi".
Situato intorno al 28mo parallelo nord, l'arcipelago veniva fino a pochi anni fa proposto dalla promozione turistica come "terra dell'eterna primavera", per il clima temperato-caldo oceanico, caratterizzato da una temperatura media molto mite, ma senza estremi, neanche verso l'alto, tanto che le tabelle climatologiche che prendono in esame uno storico di qualche decennio indicano, per Santa Cruz, valori medi per la temperatura massima di 27 gradi per mese di luglio e di 28 per agosto, il più caldo. Valori abbondantemente superati in questi giorni sia sul mare che nelle aree di mezza costa, dove addirittura si è toccata quota 39. A Santa Cruz si segnalano allerte di livello arancione. http://www.repubblica.it/viaggi/2017/08/09/news/microalghe_spiagge_canarie_tenerife-172685619/?ref=twhr×tamp=1502344354000&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
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