sabato 24 dicembre 2016

SALERNO-REGGIO Calabria “Inaugurata ” e incompiuta Da Roma in nove ore Carreggiate ridotte, asfalto dissestato, pezzi mancanti... “Ma la rinnoveremo...”

L’ultima farsa della politica
sulla “strada del Mediterraneo”
Show con la stampa. Il ministro Delrio: “Basta ‘ndrine, è simbolo di legalità”. Ecco cos’è davvero
3 DOMANDE Gianni Armani (Anas)
Presidente, la Salerno-Reggio Calabria a suo
parere è stata veramente completata?
Certo, per la prima volta dal ’64 questa strada ha
due corsie per senso di marcia dall’inizio alla fine.
Non era mai stata completata per una frana.
Strutture e sicurezza a quanto pare hanno ancora
bisogno di interventi.
Assolutamente sì, una volta fatta una strada non si
abbandona. Il piano di manutenzione programmato
servirà a migliorarla anche nei tratti non ammodernati,
ma senza grandi appalti e cantieri.
Asfalto sgretolato e rattoppato, avvallamenti,
carreggiate strette, mancanza di
corsie di emergenza...
Abbiamo 5 mila chilometri di autostrade su 6 mila
che sono a due corsie e molte non hanno corsie
di emergenza; gli interventi si fanno sulla base
del traffico. L’autostrada dei Fiori o del Frejus non
le hanno. Comunque prevediamo ampliamenti e
piazzole. Gli standard di questa autostrada sono
superiori alla media italiana.
E i viadotti sequestrati col sospetto che poggino
su un terreno a rischio idrogeologico?
Sono stati dissequestrati oggi. E l’Anas è parte lesa
LUCIANO CERASA
A54 anni dall’inizio dei
lavori e dopo 9 miliardi
di investimenti
l’a mm od er na me nt o
dell’A3, o meglio “l’autostra -
da del Mediterraneo”, come
l’ha ribattezzata enfaticamente
l’Anas in una solenne
cerimonia a Villa San Giovanni
alla presenza del premier
Paolo Gentiloni, rimane ancora
una grande incompiuta.
Ieri doveva essere il giorno
dell’inaugurazione della nuova
autostrada Salerno-Reggio
Calabria, un gioiello tecnologico
realizzato secondo i migliori
standard europei per sicurezza,
rapidità ed efficienza
dei servizi, come ci aveva
richiesto la Ue e come si era
impegnato a fare l’ex presidente
del Consiglio Matteo
Renzi nel febbraio scorso fissando
una data precisa per lo
storico appuntamento: il 22
dicembre 2016. Si è rilevata
come la ben più modesta giornata
di presentazione dell’ul -
timo by -p a ss della vecchia
strada statale di Mormanno,
sul Pollino. Venti chilometri
di autostrada di montagna che
comprende l’a m m o d e r n amento
del viadotto Italia, 260
metri di altezza, il secondo
d’Europa, e la galleria Laria di
597 metri. I lavori dovevano
finire, secondo la tabella di
marcia dell’Anas, nel 2018. È
stata terminata, grazie alle
sollecitazioni dell’ex premier,
con un anno e mezzo di
anticipo, in preparazione del
fatidico 22 dicembre. Costo
dell’opera e dell’accelerazio -
ne dei lavori: 682 milioni.
SUL PALCO del castello di Altafiumara,
davanti a Scilla e
Cariddi,

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