domenica 23 ottobre 2016

Ceta, il suicidio della Commissione sul commercio Poterediveto La Vallonia ha bocciato il trattato tra Unione e Canada. Le paure della globalizzazione sono più forti di Bruxelles

La scheda
CETA La co n s e g u e n za più immediata dell’Acco rd o e co n o m i co co m m e rc i a l e globale tra Ue e Canada è che, se ra t i f i c a to, e l i m i n e ra tutti i dazi sui p ro d o t t i industriali, fa ce n d o r i s p a r m i a re agli espor tatori europei circa 600 milioni di euro l’a n n o, secondo le stime della Co m m i ss i o n e . C a d ra n n o anche molti dazi sull’espor tazione dei p ro d o t t i agricoli e alimentari dall’Ue verso il Canada
» STEFANO FELTRI Tra qualche anno il 5 luglio 2016 verrà ricordato come il giorno che ha reso evidente la debolezza strutturale dell’Unione, ancora più del 23 giugno, quando gli inglesi hanno votatoper la Brexit. Il 5 luglio la Commissione europea ha presentato al Consiglio, cioè ai governi nazionali, la sua “proposta di decisione”sul Ceta, l’Accordo economico e commerciale globale tra Unione europea e Canada. E ha detto al Consiglio che proponeva “la firma dell’a ccordoquale accordomisto”allo scopo di “non ritardare la firma”. Tre mesi dopo è successo l’i n evitabile, uno dei 38 Parlamenti titolati a votare sull’accordo lo ha bocciato.La regionefrancofona della Vallonia, con isuoi 3,5 milioni di abitanti e 75 deputati, ha votato per chiedere al governo federale del Belgio di non firmare l’accordo, e la Costituzione rende l’indicazione vincolante. Risultato: una crisi tra Ue e Canada e, soprattutto, la dimostrazione dell’impotenza delle istituzioni comunitarie. E la cosa più sorprendente è che sia stato un suicidio.
FACCIAMO UN PASSO in di etr o. Nel 2009 i Paesi europei ratificano il trattato di Lisbona

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