Nel periodo gennaio-agosto 2016 la domanda elettrica in Italia è del 3,4% inferiore al 2015. Anche se aumenta leggermente la quota delle rinnovabili, rispetto ad un anno fa la loro produzione in termini assoluti resta più bassa. In calo termoelettrico e FV. In crescita l'eolico. Gli ultimi dati di Terna.
03 ottobre 2016
Con notevole ritardo, rispetto al solito, arrivano da Terna i dati mensili su produzione e consumo di energia elettrica di agosto in Italia (rapporto mensile – pdf).
La domanda di elettricità nel mese è stata inferiore del 3,6%rispetto allo stesso mese di un anno fa. Questo dato conferma in negativo l’andamento della richiesta elettrica su base annua: nel periodo gennaio-agosto 2016 la domanda del paese è stata del 3,4% inferiore ad un anno prima, con oltre 7 TWh in meno (vedi tabella - clicca per ingrandire).
Un dato che sarebbe, anche peggiore, pari cioè a -3,7%, se si livellassero i calendari dei due anni.
Ad agosto il 41,7% della domanda è stato coperto da fonti rinnovabili. Lo scorso anno, con una domanda più elevata, questa quota nel mese era pari al 37,4%. Emergono due dati significativi: la forte diminuzione della produzione da termoelettrico(-8,6%) e l’ottima performance dell’eolico (+62,6%).
Andando a esaminare i dati delle singoli fonti, questa volta su base annuale,possiamo vedere come, oltre al decremento ormai strutturale del termoelettrico (-3,5%), continua anche la minore generazione da idroelettrico che fin qui è stata di “appena” di 30,6 TWh contro i 32,4 TWh del 2015 e, soprattutto, dei 43 TWh del 2014.
A questo si aggiunga il dato sullaproduzione da fotovoltaico, che è inferiore, per lo stesso periodo dello scorso anno, dell’11,1% (2 TWh in meno). Alcune spiegazioni di questo dato “anomalo” sono state affrontate daQualEnergia.it. Tuttavia quei due miliardi di chilowattora sono per così recuperati dall’eolico.
Nel complesso la produzione da rinnovabili a fine agosto è ancora al di sotto di quanto generato nel 2015: 75,6 contro 77,3 TWh. Alla luce del dato dell’idroelettrico il divario diventa più evidente se il confronto si fa con il 2014, anno in cui, nel periodo gennaio-agosto le rinnovabili generavano 85,2 TWh.
Quei 9,6 terawattora in meno sono essenzialmente da imputare, quindi, al gap nella produzione idroelettrica.
Mettendo in rapporto la generazione da rinnovabili e la domanda, si può notare che laquota delle fonti pulite sia leggermente in risalita (37%) rispetto ad un anno fa (36,6%), così come in relazione se consideriamo la produzione nazionale (42,7 vs 42,2%).
Se il confronto lo facciamo con il 2014 (gennaio-agosto), però, notiamo che le rinnovabili due anni fa coprivano il 41,3% della domanda elettrica del paese e il 47,4% della generazione interna.
Almeno a fine agosto, il fotovoltaico andava a soddisfare l’8,3 della domanda elettrica (lo scorso anno era, a questo punto, al 9%); è la seconda fonte pulita dopo l’idroelettrico con il suo 15%.
Tra tutte le rinnovabili queste due fonti rappresentano oggi, rispettivamente, il 22,3% e il 40,5%. In crescita è l’eolico che oggi genera in Italia il 16,2% di quanto prodotto complessivamente dalle energie pulite.
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03 ottobre 2016 http://www.qualenergia.it/articoli/20161003-a-fine-agosto-rinnovabili-coprono-37-percento-domanda-elettrica?platform=hootsuite
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