(ANSA) - ROMA, 1 GIU - Le grandi dighe delle centrali idroelettriche provocano la perdita di flora e fauna con l'estinzione di numerose specie nelle isole che si formano nei bacini artificiali. Un nuovo studio, condotto da ricercatori dell'università britannica di Stirling, evidenzia che le isole-serbatoio di grosse dighe di tutto il mondo non mantengono gli stessi livelli di animali e piante precedenti alla realizzazione della diga.
Gli scienziati hanno esaminato i cambiamenti di popolazioni di uccelli, mammiferi, anfibi, rettili, invertebrati e piante in oltre 200 bacini creati da grosse dighe, compreso quello brasiliano di Balbina e quello cinese di Thousand Island Lake.
Hanno rilevato una perdita continua di specie anno dopo anno, uno schema, spiegano, che si ripete in diversi bacini di tutto il mondo, indifferentemente da dove sorge la diga, dall'ampiezza del bacino o dalla quantità di specie presenti. Alcune, sottolineano i ricercatori, vanno potenzialmente incontro all'estinzione.
"Abbiamo riscontrato una devastante riduzione delle specie nel tempo nella maggior parte dei bacini che abbiamo studiato", spiega Isabel Jones, autrice principale dello studio. "In media le isole avevano il 35% di specie in meno rispetto alla vicina area di 'terraferma'. Tuttavia per una popolazione di uccelli sudamericani è stata registrata una perdita dell'87%".
L'allagamento dei bacini provoca un'immediata perdita di habitat per alcune specie, ma gli scienziati evidenzino che le dighe hanno anche un costo biologico "futuro" da tenere in considerazione.(ANSA).
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Gli scienziati hanno esaminato i cambiamenti di popolazioni di uccelli, mammiferi, anfibi, rettili, invertebrati e piante in oltre 200 bacini creati da grosse dighe, compreso quello brasiliano di Balbina e quello cinese di Thousand Island Lake.
Hanno rilevato una perdita continua di specie anno dopo anno, uno schema, spiegano, che si ripete in diversi bacini di tutto il mondo, indifferentemente da dove sorge la diga, dall'ampiezza del bacino o dalla quantità di specie presenti. Alcune, sottolineano i ricercatori, vanno potenzialmente incontro all'estinzione.
"Abbiamo riscontrato una devastante riduzione delle specie nel tempo nella maggior parte dei bacini che abbiamo studiato", spiega Isabel Jones, autrice principale dello studio. "In media le isole avevano il 35% di specie in meno rispetto alla vicina area di 'terraferma'. Tuttavia per una popolazione di uccelli sudamericani è stata registrata una perdita dell'87%".
L'allagamento dei bacini provoca un'immediata perdita di habitat per alcune specie, ma gli scienziati evidenzino che le dighe hanno anche un costo biologico "futuro" da tenere in considerazione.(ANSA).
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