lunedì 27 giugno 2016

“Io, condannata per la mia tesi, pago l’accanimento sui No Tav” Roberta Chiroli Due mesi di carcere per il “noi partecipativo” nel racconto della mobilitazione in Val di Susa: “La violenza? Questione di linguaggio”

La scheda
n IL 15
GIUGNO
Roberta
Chiroli è stata
condannata
a due mesi
a Torino
per concorso
in invasione
di proprietà
privata
e violenza
privata
in relazione
a uno degli
assalti
al cantiere Tav
di Chiomonte
( Torino) .
L’aveva
ra ccontato
nella tesi con
cui si è
laureata nel
2014 in
Antropologia
a Venezia  È chiaro anche
al Tribunale di Torino
che non sono colpevole,
come dimostrano
gli stessi video
e le foto della Digos  » ANDREA GIAMBARTOLOMEI
Torino
Per tre mesi ha osservato
da vicino il movimento
No Tav in Val di
Susa per scrivere la
sua tesi di antropologia, una
tesi scritta col “noi partecipativo”.
Seguiva le manifestazioni,
come quella di alcuni
studenti del 14 giugno 2013, e
poi intervistava i militanti per
capire il senso della loro lotta.
Però lo scorso mercoledì 15
giugno la sua ricerca le è valsa
una condanna a due mesi per
concorso morale in invasione
di terreni e violenza privata da
parte del tribunale di Torino,
reati contestati ai giovani No
Tav che seguiva. Roberta Chiroli,
29 anni, laureata in Antropologia
alla Ca’ Foscari di
Venezia, è stupita dal verdetto.
Ora a Londra lavora per pagarsi
un master in Et h o g r aphic
documentary making e
magari un giorno tornare nella
valle per girare un documentario
sul movimento.
Come ha reagito alla notizia
della condanna?
Ero incredula. Con l’avvocato
Valentina Colletta avevamo
scelto il rito abbreviato sicuri
dell’assoluzione, ma questo
verdetto ci ha lasciato senza
parole.

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