mercoledì 29 giugno 2016

L'ambientalismo e la difesa dei diritti degli amministratori fuoriusciti (o se preferite non rieletti)

Quando erano sindaci, assessori, consiglieri comunali (o provinciali o regionali) non avevano avuto il “tempo” (o meglio la sensibilità e la competenza) di accorgersi dei diritti civili e sociali calpestati, anche e sopratutto da loro, della gente comune che non avevano un posto al sole come loro.
Non si sono accorti dei danni fatti, dell'inquinamento permesso, delle malattie diffuse grazie ai loro voti favorevoli o alla loro mancata opposizione al tradimento dell'impegno morale e di legge del fare l'interesse della comunità che li ha eletti o che rappresentavano.
Quante lacrime hanno provocato con la loro incapacità o complicità.
Quanti bambini, giovani, genitori devono a questi traditori del genere umano il loro dolore di una malattia che si poteva evitare ma che loro hanno favorito.
Strade che potevano e dovevano essere messe in sicurezza.
Speculazioni di progetti inutili e devastanti.
Posti di lavoro senza diritti barattati per il loro interesse personale.
Adesso si scoprono ambientalisti e difensori dei diritti civili e sociali.
Non sappiamo se la loro conversione è provvisoria e definitiva.
Come quella di un ex assessore che, da indagato, si è convertito stando in ginocchio al centro della Chiesa e organizzando pellegrinaggi verso un luogo oggi scomunicato dal Papa.
Poi una volta assolto o prescritto...
Benvenuti, speriamo, nel genere umano, in modo definitivo a futura memoria magari per una nuova immeritata nomina o incarico o elezione.

Intanto potreste iniziare a chieder scusa e magari anche a ripagare con l'impegno il tradimento all'impegno che doveva essere per la comunità e non per il proprio interesse

Nessun commento: